L’Italia è il paese della cultura, dell’arte e della bellezza: una ricchezza paesaggistica e architettonica che non ha eguali nel mondo e che è parte del DNA del Belpaese. Naturalmente attratti dalla voglia di conoscenza, gli italiani sono storicamente facilitati dalle possibilità che il territorio fornisce loro in ogni angolo della Penisola. Una fortuna che fino a pochi decenni fa era difficile condividere con chi non si recasse fisicamente nel nostro paese, in vacanza o semplicemente di passaggio. Discorso simile per tutte quelle nazioni, dentro e fuori dall’Europa, con una forte valenza culturale.
La facilità degli spostamenti prima e la tecnologia in un secondo momento, hanno radicalmente cambiato lo stato delle cose. Ora è più facile raggiungere una città d’arte e, allo stesso momento, la digitalizzazione ha aperto a miliardi di persone le porte della conoscenza e la possibilità di consumare ovunque contenuti culturali, a tal punto che attorno a questa esigenza è nata una vera e propria industria creativa, in grado di fornire a diversi tipi di pubblico, eterogeneo per interessi ed età, un’offerta vastissima e in continua evoluzione.
Digitalizzazione, piattaforme di streaming e cultura pop
Negli ultimi anni l’accesso a internet è divenuto più facile, con un numero sempre maggiore di utenti che hanno la possibilità di collegarsi alla rete. Un dato che ha contribuito a modificare definitivamente lo stile di vita di miliardi di persone: sono oltre 5 coloro che viaggiano sul web con una media di circa 7 ore al giorno. Una realtà virtuale nella quale possiamo trovare il modo di trovare ispirazione, studiare, divertirci, passano da un’esperienza all’altra con pochi semplici click.
In un attimo di svago dal lavoro, per esempio, ci si può cimentare con le slot online e mettersi alla prova con una delle tantissime attività messe a disposizione dai casino online, divertenti e immersivi. Poco dopo, si può visitare virtualmente un museo dall’altra parte del mondo e vedere cose che non avremmo mai potuto ammirare se non recandovisi di persona. Migliaia di possibilità a disposizione, con l’industria culturale che ha saputo raccogliere la sfida e proporre un’offerta sempre più ricca, complessa e tecnologicamente avanzata.
Piattaforme di streaming, influencer, social network
Sono così nate piattaforme di streaming specializzate in prodotti culturali: documentari, approfondimenti storici ed artistici, viaggi nell’arte e nell’architettura. Allo stesso tempo, anche quelle generaliste hanno allargato il proprio catalogo, mettendo a punto delle vere e proprie strategie di marketing capaci di attirare un pubblico sempre più vasto, sia online che per tutte quelle iniziative tradizionali e in presenza.
In questo ecosistema comunicativo, una parte importante è rivestita dai social network e dagli influencer, casse di amplificazione per raggiungere milioni di utenti con contenuti divertenti e ingaggianti. Una lenta ma inesorabile rivoluzione, che è riuscita a portare il prodotto culturale a essere fruito tanto quanto un contenuto più popolare e mainstream, riuscendo a raggiungere target differenti e trasversali.
Italiani e cultura: cosa dicono le statistiche
Lo confermano i dati, per esempio quelli dell’Osservatorio di Impresa Cultura Italia-Confcommercio, che insieme alla società di statistica Swg ha evidenziato quelli che sono stati i trend nell’ultima stagione estiva. Secondo quanto pubblicato in questa indagine rispetto ai consumi culturali degli italiani, la spesa pro-capite sarà di circa 125 euro: gli italiani spenderanno soprattutto per visitare musei e mostre, oltre che per andare al cinema o al teatro. In crescita anche la partecipazione a tutti quegli eventi che si svolgono dal vivo e, soprattutto in estate, all’aperto: festival, concerti, spettacoli d’intrattenimento.
Si registra un indice positivo anche per quel che riguarda l’acquisto di libri, sia in formato cartaceo che digitale. Positiva la risposta all’offerta culturale della propria città di residenza, mentre quasi il 70% degli intervistati che si trova in vacanza ha dimostrato interesse al cartellone di eventi locale.
La cultura, in Italia, continua a crescere.
Foto Pixabay