No a messaggi incomprensibili e a contatti promozionali indesiderati per spingere gli utenti telefonici, specialmente gli anziani, a sottoscrivere nuovi contratti. Lo ha ribadito il Garante privacy che ha sanzionato per 500 mila euro Vodafone Italia in seguito al reclamo presentato da una signora ultraottantenne, che si era vista trasferire, contro la sua volontà, la propria utenza telefonica da un altro operatore a Vodafone stessa.
La società dovrà inoltre controllare il corretto operato dei call center utilizzati per campagne di telemarketing, in particolare nel momento dell’acquisizione del consenso per finalità pubblicitarie. “Il caso oggetto del Garante Privacy, relativo al novembre 2020, era stato già risolto non appena ricevuta la segnalazione della cliente”. E’ quanto precisa Vodafone in merito alla multa decisa oggi dall’autorità.
“La società – spiegano dal Codacons – nella fase istruttoria si è difesa affermando che il consumatore aveva sottoscritto il contratto mediante “vocal order”. La registrazione fornita però, rivela tutta la scorrettezza di queste chiamate contenenti messaggi incomprensibili espressi ad una velocità di 200 parole al minuto. Il telemarketing aggressivo rende incomprensibile e totalmente inutile la fase di cognizione contrattuale ed informativa e questo risulta ancora più grave se si considera che le vittime di questa pratica sono spesso quei soggetti vulnerabili a cui il GDPR riserva una serie di cautele per mitigare la forte asimmetria tra le parti”.