Il Covid non preoccupa più gli italiani: si stima che poco più di un italiano su 4 (il 27%) farà la quarta dose di vaccino. E comunque, solo il 14% degli italiani riferisce di averla già fatta. Al contrario rimangono alti i timori degli italiani per la crisi economica causata dalla pandemia. Sono i dati emersi dall’ultima rilevazione del Monitor continuativo elaborato dall’EngageMinds HUB, il Centro di ricerca in Psicologia dei consumi e della salute dell’Università Cattolica, campus di Cremona.
“Alla base dell’atteggiamento più “rilassato” rispetto alla spinta di sottoporsi ai vaccini c’è certamente una calo vistoso della percezione del rischio di contrarre il virus- spiega Guendalina Graffigna, direttore del Centro EngageMinds HUB – Basti pensare che oggi ben il 57% dei cittadini italiani pensa che il peggio sia passato e solo il 28% si sente a rischio di contagio: erano rispettivamente al 17% e al 47% a marzo dell’anno scorso”.
I comportamenti degli italiani denunciano l’assenza di preoccupazione: nemmeno un quarto della popolazione (il 24%) si sottoporrebbe a un tampone rapido ma “ufficiale” somministrato da un medico o in farmacia – in presenza di febbre e solo il 14% a un tampone molecolare, più attendibile nei risultati. Inoltre, dal 5% di marzo scorso sale oggi al 13% la quota di popolazione che, in caso di febbre, attenderebbe senza prendere iniziative di protezione la scomparsa dei sintomi.
Ma la pandemia non cessa di generare preoccupazione per la situazione economica familiare, infatti il 45% dei cittadini ritiene peggiorata la propria situazione familiare, un dato in forte crescita (a febbraio scorso era il 34% a sentirsi in questa condizione). Inoltre, un terzo delle persone che denuncia cessazione (8%) o riduzione (22%) della propria attività lavorativa, con un’accentuazione per chi ha reddito basso.