Fra le regioni del Sud Italia, la Puglia è la seconda a poter vantare il maggior numero di campionati complessivi in Serie A, oltre a presentare alcune delle squadre più di successo della storia. Tralasciando infatti regioni come Lombardia, che quest’anno presenta ben cinque club, o l’Emilia-Romagna, la Campania ha infatti in totale 92 partecipazioni, ma 77 di queste sono del Napoli.
La Puglia fa registrare invece 30 campionati di Serie A disputati dal Bari, 17 dal Lecce, e undici dal Foggia, presentando ben tre squadre oltre le dieci presenze, con un totale di 58 partecipazioni. Si parla dunque di una regione dalla grande conoscenza calcistica, protagonista direttamente e indirettamente della storia del calcio italiano. Il 2022 è stato l’anno della completa rinascita delle principali due compagini pugliesi, il Lecce e il Bari, rispettivamente promosse in A, e in B. In attesa del Foggia, che lotta come un “diavolo” in Serie C per risalire la china, vediamo com’è andato il 2022 per Bari e Lecce.
Il 2022 del Lecce non può che essere positivo, e sotto differenti aspetti. Innanzitutto quello più importante della classifica che la vedrebbe a gennaio 2023 ancora presente tra le altre squadre della Serie A italiana di cui sono consultabili news e pronostici sulle ultime partite. Il Lecce infatti mostra 15 punti in classifica. Ma non è solo l’andamento in campionato a sorridere ai salentini, bensì anche due risultati storici molto positivi, uno dei quali ottenuto al Maradona dove la squadra di Baroni ha fermato il Napoli sull’1-1.
E poi, un evento che ha riempito di gioia e d’orgoglio i tifosi del Lecce: le due vittorie consecutive in campionato, una in casa con l’Atalanta, e l’altra a Genova contro la Sampdoria, diretta concorrente per la permanenza in massima serie. Il 2022 del Lecce si impreziosisce con un mercato attento e lungimirante da parte di Corvino, che ha portato al Via del Mare diversi talenti i cui cartellini frutteranno ottime plusvalenze future.
Il Bari oltre ad avere un positivo record in Puglia relativo alle presenze in A, ne ha anche uno tutt’altro che piacevole da ricordare, che riguarda invece le rifondazioni: ben sei. Dal 2018 i tifosi baresi hanno trovato un po’ di tranquillità “apparente” sotto la guida di De Laurentiis, presidente anche del Napoli. Apparente perché così come successo per la Salernitana con Lotito, la cui tifoseria è fra l’altro gemellata proprio con quella dei “galletti”, se il Bari dovesse essere promosso in A si avrebbe l’illegittimità da parte di De Laurentiis di possedere due squadre nella stessa serie.
La storia ha però già dimostrato che salire in A con un presidente che possiede due club è possibile, e così come è successo con la squadra granata, i tifosi del Bari sperano lo stesso: promozione e acquisizione di un’altra presidenza.
Il cammino per il Bari è ancora lungo, e l’obiettivo minimo dei playoff è ampiamente alla portata, considerando che nelle ultime quattro giornate di campionato avrà scontri sulla carta “agevoli” contro Cittadella in casa, Modena in trasferta, e il solo scontro diretto contro la Reggina, anche se in casa al San Nicola, e l’ultima a Genoa, ma per quel tempo sia i liguri che il Bari dovrebbero essere già sicuri dei playoff. Il 2022 del Bari è altrettanto positivo, con la consapevolezza di essere soltanto un passo indietro rispetto al progetto già avviato dei salentini.