Tornano a salire i pazienti ricoverati con infezioni da Covid. È quanto emerge dal report dei venti ospedali sentinella aderenti alla rete Fiaso. Secondo quanto emerso, in base ai dati relativi al periodo che va dal 16 al 22 novembre, confrontati con il periodo dal 9 al 17, in una settimana il numero dei ricoverati, tra reparti ordinarie terapie intensive, è cresciuto del 24,2%.
Più nel dettaglio, per quanto riguarda i reparti ordinari, si è passati da 487 a 595 pazienti ricoverati (+22,2%). Per quanto riguarda le terapie intensive invece si registra un notevole incremento (+77%) con valori assoluti che restano comunque contenuti (da 18 a 32 pazienti ricoverati). Secondo la Fiaso, quello attuale, è il primo “incremento significativo” dopo quattro mesi continui di calo progressivo dei posti letto negli ospedali.
Nello specifico, la crescita, riguarda sia i pazienti per Covid, ovvero coloro che hanno sviluppato sindromi respiratorie polmonari (+16%), sia quelli Con Covid, ovvero chi è arrivato in ospedale per la cura di altre patologie risultato successivamente positivo al tampone pre-ricovero (+28%). I numeri, precisa la Federazione, testimoniano “una ripresa della circolazione del virus”.
Attualmente, in rianimazione, solo il 22% dei pazienti, con età media 66 anni, non hanno effettuato nessuna dose di vaccino anti covid. La restante parte dei pazienti risultano invece vaccinati da oltre 6 mesi (88%), con età media 72 anni. “Con il cambio di stagione e l’arrivo del freddo – ha sottolineato il presidente Fiaso, Giovanni Migliore – ha ripreso a circolare ampiamente il virus e, insieme ai contagi, sono tornati a crescere anche i ricoveri. Il vaccino rappresenta uno scudo di protezione importante e offre una protezione valida dalle conseguenze gravi del Covid. A finire in ospedale con sintomi respiratori tipici della malattia da Covid sono quasi sempre anziani e fragili che dovrebbero ricevere la quarta dose e che invece, come vediamo dai ricoveri in ospedale, non l’hanno fatta. La campagna vaccinale per il secondo booster va a rilento nonostante sia partita ormai da mesi: ben il 65% della platea di destinatari, stando ai dati ministeriali, non ha ancora fatto la quarta dose” – conclude.
L’incremento settimanale dei ricoveri, secondo i dati, si registra anche tra i pazienti minori di 18 anni. Attualmente è pari al 58%. “Va sottolineato – ha dichiarato infine Fiaso – che a fronte di un grande incremento percentuale, i numeri assoluti sono bassi: i pazienti ricoverati sono in tutto 27 contro i 17 della settimana precedente. Il 77% dei bambini ricoverati ha tra 0 e 4 anni” – conclude.
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