“Il fatto non sussiste”, sarebbe questa la ragione che portato il Tribunale di Bari ad assolvere Luigi Fiorillo, ex amministratore unico di Ferrovie Sud-Est, e altri quattro imputati, nell’ambito del processo sulle presunte truffe ai danni della Regione Puglia per l’acquisto di 52 vagoni pagati, secondo l’accusa, più del prezzo di mercato.
Fiorillo, in particolare, è stato assolto dalla giudice Luna Calzolaro. Le accuse, in particolare, si riferivano a fatti avvenuti tra il 2006 e il 2012, mentre il processo era iniziato nel 2019. Assieme a Fiorillo sono stati assolti, “perché il fatto non sussiste” anche Carlo Beltramelli, Marzo Mazzocchi, Giuseppe Fiaccadori e Alfonso Nicola. Inoltre, il giudice ha escluso la responsabilità delle società Ferrovie del Sud-Est e Servizi automobilistici.
Più nello specifico, l’indagine riguardava l’acquisto di 52 vagoni di seconda mano pagati oltre 115 milioni di euro, 23 milioni in più del prezzo di mercato secondo i magistrati. Le indagini, condotte dalla Guardia di Finanza, avevano portato all’ipotesi di due truffe tra il 2006 e il 2012. La prima era riferita all’acquisto di 27 vagoni nuovi dalla società polacca Pesa, pagati 93 milioni di euro, 12 in più rispetto al prezzo di mercato secondo la Procura. La seconda invece era riferita all’acquisto di altre 25 carrozze, ristrutturate dalla società Varsa, pagate 22 milioni 500mila euro, il doppio del reale valore secondo gli inquirenti. Per questa ragione, nel 2016, il giudice aveva disposto il rinvio a giudizio per le presunte truffe, dichiarando l’impossibilità a procedere per i reati fiscali contestati in particolare a Fiorillo oltre alla prescrizione per un episodio di corruzione. Entro trenta giorni saranno rese note le motivazioni che hanno portato alla sentenza di assoluzione.
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