È in pubblicazione, sul sito istituzionale del Comune di Bari, l’esito dell’avviso Crescere in comune che mira alla promozione e al potenziamento di attività socio-educative e ricreative e alla diffusione, tra i bambini e le bambine della città, dello studio delle materie Stem – Science, technology, engineering and mathematics. Lo rende noto l’assessore alle Politiche educative e giovanili, Paola Romano.
L’avviso, finanziato dal ministero per le Pari opportunità e la famiglia di concerto con il ministero dell’Economia e delle finanze per 291.545,56 mila euro, prevede l’attivazione nella fascia oraria pomeridiana di corsi e attività a carattere ludico, ricreativo e socio-educativo che possano rappresentare un’opportunità di apprendimento, espressione e socializzazione per i minori di età compresa tra i 3 mesi e i 17 anni.
Ad esito della procedura, sono risultati ammessi a finanziamento 21 realtà tra cooperative, scuole e associazioni: la cooperativa sociale Aliante, la cooperativa sociale Get, la scuola Umberto I San Nicola, la cooperativa sociale scuola e sport Onlus Snupy, l’istituto salesiano Redentore, l’associazione Cultura e lavoro istituti Preziosissimo Sangue, l’ente Filoxenia, la cooperativa sociale Orlando, l’associazione di promozione sociale circolo Bari San Paolo “La Pira”, la cooperativa sociale Crescere insieme, l’associazione temporanea di scopo Spazio13, la cooperativa sociale Tekne, l’associazione sportiva dilettantistica Redentore, l’associazione sportiva dilettantistica The Studio, la società sportiva Duma, l’organizzazione di volontariato Mondo Migliore Bari, l’associazione sportiva dilettantistica Nick calcio Bari, circolo Arci – La stanza di Cesco, la società sportiva dilettantistica Sport project, l’associazione sportiva dilettantistica Waterpolo Bari e la scuola dell’infanzia paritaria Cometè.
In particolare i corsi sono rivolti a minori residenti sul territorio comunale appartenenti a famiglie con reddito Isee pari o inferiore a 20.000 euro. La soglia reddituale Isee non sarà applicata in caso di minori con disabilità. “Con questo avviso – commenta Paola Romano – sono state selezionate 21 realtà del terzo settore diffuse in tutta la città che accoglieranno gratuitamente bambini e ragazzi con reddito inferiore a 20mila euro o con disabilità per sostenerli durante le attività pomeridiane, con una particolare attenzione alle materie Stem. Gli interessati potranno quindi rivolgersi direttamente ai centri finanziati sino ad esaurimento delle risorse assegnate. Questa iniziativa nasce grazie ad un finanziamento nazionale finalizzato a incrementare le opportunità di socializzazione dei minori e a sostenere la conciliazione dei tempi di vita-lavoro delle famiglie. Abbiamo voluto anche porre particolare attenzione alle Stem per due ordini di motivi: innanzitutto parliamo di competenze che risultano essere sempre più importanti sia per la comprensione della realtà che ci circonda sia per l’ingresso nel mondo del lavoro, sempre più attento alle nuove tecnologie; la seconda motivazione, invece, è più legata alla mia natura di donna e amministratrice, cresciuta in un Paese maschilista dove le materie scientifiche sono quasi ‘cose da maschi’. Ecco, credo sia fondamentale mandare in pensione questo pregiudizio e offrire a tutti, alle ragazze, ai ragazzi con poche disponibilità economiche o ai loro coetanei con disabilità, le stesse identiche opportunità di crescita e apprendimento” – ha concluso.
Le proposte progettuali presentate rientrano tra le seguenti categorie: iniziative a vocazione educativa (es. legalità, lingue straniere, studio delle materie STEM ambiente, doposcuola ecc.); iniziative a vocazione sportiva dilettantistica (es. nuoto, surf, calcio, vela, equitazione ecc.) promossi da associazioni o enti sportivi iscritti al Registro del CONI; iniziative a vocazione culturale-artistica (es. musica, danza, teatro, fotografia, regia ecc.); iniziative a vocazione ludico-ricreativa (es. giochi di gruppo, role playing ecc.).
Il contributo al promotore, parametrato per ciascun minore iscritto al servizio, sarà pari a 75 euro a settimana per ciascun posto bambino/adolescente, fino a un massimo di 8 settimane e la soglia limite di 600 euro, o a 150 euro a settimana per ciascun posto bambino/adolescente con disabilità, fino a un massimo di 8 settimane e la soglia limite di 1.200 euro.