Si celebra oggi la solennità della Celeste Patrona dell’Arma dei Carabinieri Maria Virgo Fidelis, l’81° anniversario della Battaglia di Culqualber e la Giornata dell’Orfano. Per l’occasione, è stata celebrata una messa questa mattina nella Basilica Pontificia di San Nicola presieduta da Mons. Giuseppe Satriano, Arcivescovo di Bari – Bitonto. Si celebra oggi, inoltre, la Giornata dell’Orfano che, istituita nel 1996, rappresenta un importante momento di vicinanza alle famiglie dei colleghi scomparsi d parte della grande famiglia dell’Arma e dell’Opera Nazionale di Assistenza agli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri (O.N.A.O.M.A.C.) che, finanziata con contributi volontari mensili elargiti dai carabinieri di ogni grado sostiene e aiuta concretamente sin dal 1948 gli orfani dei militari dell’Arma, vittime innocenti di un destino infausto che li ha privati prematuramente degli affetti più cari.
Al termine della funzione religiosa, l’Opera Nazionale di Assistenza agli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri e Mons. Giuseppe SATRIANO, Arcivescovo di Bari – Bitonto, hanno consegnato i premi di Buon Profitto agli orfani dei militari dell’Arma della Provincia di Bari che si sono particolarmente distinti negli studi.
La celebrazione della Virgo Fidelis è stata anche l’occasione per suggellare un’iniziativa benefica che i Carabinieri hanno voluto promuovere – in un momento storico segnato da crescenti difficoltà economiche per molti cittadini – a sostegno delle famiglie meno abbienti.
La Virgo Fidelis risale al 1949 quando Papa Pio XII proclamò ufficialmente Maria Virgo Fidelis Patrona dell’Arma dei Carabinieri, fissandone la ricorrenza il 21 novembre, data in cui viene celebrata la festa liturgica della Presentazione di Maria Vergine al Tempio e ricorre l’anniversario della Battaglia di Culqualber (21 novembre 1941). In particolare, quest’anno si rievoca l’81° anniversario di quella battaglia, che rappresenta uno dei combattimenti più cruenti avvenuti in terra d’Africa durante il secondo conflitto mondiale, quando il I Battaglione Carabinieri Zaptié mobilitato si sacrificò nell’eroica difesa, protrattasi per tre mesi, del caposaldo di Culqualber. Per quel sacrificio, alla bandiera dell’Arma dei Carabinieri fu conferita la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare, dopo quella ottenuta in occasione della partecipazione alla Prima Guerra Mondiale.