Lo screening è per il 15 novembre, ma la risposta di conferma dalla Asl arriva il giorno dopo. È quanto accaduto ad una donna residente nel Barese, invitata a recarsi alla Clinica Santa Maria il giorno prima dell’arrivo della lettera, all’interno della quale era specificato di dare conferma almeno sette giorni prima. Immediata la risposta dalla Asl che, dopo la denuncia della donna, ha voluto sottolineare che si è trattato “di un caso isolato”.
“Il Centro screening della ASL Bari – scrivono in una nota – nell’anno in corso ha programmato l’invio di circa 90mila lettere d’invito per l’esecuzione della mammografia, con una risposta davvero ragguardevole da parte di migliaia di donne. Per fine anno la ASL conta di raggiungere il 100 per cento della platea in fascia screening (50-69 anni) di Bari e provincia, mentre l’adesione (le donne che hanno fatto la mammografia) è già oggi in linea con il dato nazionale di adesione per gli screening organizzati” – hanno specificato evidenziando che “un ritardo nel recapito, peraltro isolato, come quello denunciato può statisticamente verificarsi, soprattutto trattandosi di dover raggiungere circa 95mila donne nell’arco di un anno”.
“In ogni caso – rassicurano – non risultano altri ritardi del genere, tenendo conto che gli inviti vengono lavorati dalla ASL tra 20 e 30 giorni antecedenti la data dell’esame e quindi recapitati dal servizio postale e inoltre, una settimana prima, il sistema di messaggistica sm@rtscreening invia un promemoria. L’esame in questione era stato comunque già riprogrammato dal Centro screening a seguito della ricezione di una mail” – hanno concluso.
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