Considerata la pioggia di promozioni in atto, novembre è ormai un black month. Gli sconti sono andati bel oltre i confini del Black “Friday”. L’86% ha ricevuto un’offerta promozionale soprattutto via mail (79%), sms (27%), WhatsApp (18%), telefono (11%). Ad essere bersagliate sono soprattutto le donne. È quanto emerge da un sondaggio condotto da Confesercenti Ipsos. La percentuale dei consumatori che hanno già fatto acquisti in anticipo, utilizzando l’occasione per acquistare già il regalo di Natale, è pari al 33% nel Mezzogiorno, mentre coloro che sono più cauti si registrano al Centro Italia (27%).
Il budget medio a persona è di 261euro, l’importo medio è più alto nelle regioni del nord e del Centro (rispettivamente 282,7 euro e 281,94) rispetto a Sud e Isole (232,22). Per quanto riguarda età e genere, i maggiori consumatori sono gli over 35 (286,26 euro previsti) e gli uomini (301,81 euro). I prodotti preferiti per il 64% degli intervistati sono i capi d’abbigliamento, calzature o accessori moda. Segue l’elettronica e l’informatica ( 57% ), gli elettrodomestici (tv e lavatrici) indicati dal 41%, il 32% è orientato verso i prodotti per la casa. Ma c’è anche un 9% interessato a giocattoli, libri, oggetti da collezione, cosmetici e profumeria.
Solo il 29% dei consumatori presi a campione acquisterà in un negozio di vicinato perché il Black Friday è soprattutto un evento commerciale online. Le piattaforme di e/commerce (64% delle indicazioni), i portali online delle catene multimarca (43%), l’acquisto sul sito web dei produttori (29%), sono le più gettonate.
‘E’ pur vero che le promozioni sono un vantaggio per i consumatori – spiega Benny Campobasso, presidente Confesercenti Puglia – ma non aiutano i piccoli commercianti perché la ricchezza va verso le piattaforme internazionali di commercio online. Ci si chiede se sia giunto il momento per meglio disciplinare i periodi degli sconti per garantire un maggiore equilibrio di mercato. Se non si interviene subito assisteremo alla desertificazione delle nostre Città con le vetrine dei negozi oscurate da cartelli ‘affittasi’. In alcune regioni vige il divieto di effettuare vendite promozionali nei 30 giorni che precedono il Natale che andrebbe esteso a tutto il Paese. Vogliamo un mercato che tuteli davvero la concorrenza o preferiamo lasciare che i giganti del web diventino monopolisti? Abbiamo un ministero delle imprese e del Made in Italy di cui fa parte anche la rete dei negozi di prossimità, un patrimonio e una caratteristica della nostra economia, che va tutelata come i nostri prodotti’.