“Nonostante da tempo la Fimmg abbia manifestato alla Regione il gravissimo disagio vissuto dai medici di medicina generale e le pesanti carenze organizzative che ne compromettono il lavoro, le nostre richieste e le soluzioni proposte sono rimaste inascoltate”. Sono le parole di Donato Monopoli, Segretario Fimmg Puglia che ha colto l’occasione per annunciare anche la mobilitazione della categoria, decisa dal Consiglio regionale Fimmg riunitosi sabato a Bari.
“A fronte della mancanza di proposte operative da parte della Regione su cui avviare il confronto e vista la drammaticità della situazione, che pregiudica l’assistenza ai cittadini – ha spiegato – non abbiamo avuto altra scelta che proclamare lo stato di agitazione”. La decisione arriva in seguito ad una situazione ormai nota nell’ambito che riguarda, in particolare, “l’insostenibile aumento dei carichi di lavoro” aggravato dalla “carenza del personale amministrativo e infermieristico assicurati ai medici di famiglia”. Tutte situazioni denunciate più volte nel corso degli ultimi mesi.
“Inaccettabili – spiega Monopoli – soprattutto i carichi burocratici che sottraggono tempo alla cura dei pazienti, dequalificano l’esercizio della professione e sono spesso aggravati da processi informatici inefficienti. La situazione è ormai causa di un pericoloso circolo vizioso: aumentano i prepensionamenti e gli abbandoni, mentre la medicina generale diventa sempre meno attrattiva per i giovani medici. Questo provoca un aumento della carenza di personale, che aggrava ulteriormente la crisi del settore” – conclude.
Fimmg, inoltre, denuncia infine la mancata applicazione dell’accordo sul 118 e contesta gli ultimi provvedimenti adottati dalla ASL Brindisi per la gestione dei PPI in violazione dell’ACN, che rischia di determinare le dimissioni del personale medico del 118.
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