“Manca meno di un mese a Natale, ma il mio carrello Amazon era già pieno a settembre. Aspetto le offerte e se trovo qualcosa a buon prezzo negli ipermercati, la prendo senza aspettare, non si sa mai, dovessero aumentare. Ormai non vado più per negozi in centro, quest’anno peggio ancora. Spesso non conviene”. A raccontarlo a Borderline24 è una mamma barese che nonostante le difficoltà economiche del momento, non vuole rinunciare a festeggiare il Natale riempiendo l’albero di regali. Ma non è l’unica.
Da chi preferisce comprare online con molto anticipo, a chi attende il Black Friday nella speranza di comprare a prezzi maggiormente ridotti, sino a chi, tra una spesa e l’altra, approfitta (o ha già approfittato) delle offerte presenti nei negozi, soprattutto negli ipermercati.
Le abitudini dei cittadini, inevitabilmente, nel corso degli anni, sono cambiate, complice, negli ultimi due, in particolare la pandemia e il caro vita, tra carrello della spesa e bollette in costante aumento. Una realtà che, sebbene veda ancora oggi tanti preferire popolare le vie del centro, vede una buona parte sempre più lontana dalle botteghe di città, mettendo in grave crisi il settore, come già denunciato in passato a Borderline24 da Pino Salomon che aveva esortato i cittadini, già durante i tempi più duri della pandemia (in previsione del futuro) a tornare nelle botteghe per supportare il commercio, evidenziando inoltre un boom delle compere online, fenomeno che oggi è all’ordine del giorno.
“Andare in giro per comprare non conviene più – ha raccontato un’altra mamma – molti negozianti se ne approfittano, gonfiano i prezzi prima e poi li rimettono a prezzo pieno quando ci sono le offerte. Offerte che, a parer mio, sono farlocche. Online ho sempre ben chiaro il prezzo, inserisco nel carrello e aspetto, se aumenta evito, se diminuisce compro ed è fatta, arriva tutto a casa. Ho già acquistato alcuni regali in offerta, ora aspetto il Black Friday per prendere qualcosa di più sfizioso ai piccoli, ma non penso andrò per negozi, ormai mi sono abituata così” – ha concluso. Alle sue parole fanno eco quelle di un papà barese.
“Il Natale ormai arriva con largo anticipo – ha raccontato – prima si passeggiava per strada in famiglia a fine novembre o inizio dicembre, si osservavano le piccole e, se gli piaceva qualcosa, si tornava nel negozio per prenderglielo, adesso, in alcuni casi non è più possibile. Le stesse cose le cerco online dove spesso conviene oppure ne trovo di simili negli ipermercati, soprattutto quelli stranieri, magari meno costose e con marche di seconda scelta. Sono più o meno tre anni che va così, quest’anno ancora di più perché purtroppo arriviamo a fatica a fine mese. Quello che conta è farcela in qualche modo e non permettere che questo momento difficile rubi il sorriso ai nostri figli” – ha concluso. Tra le nuove abitudini spicca anche quella dell’usato, ma sempre online. Ci sono infatti alcuni cittadini, soprattutto più giovani, che da un po’ di tempo a questa parte si sono affidati ad alcune applicazioni che permettono di trovare oggetti, vestiti, ma anche roba elettronica di seconda mano. E’ il caso di un altro cittadino, 30enne.
“Sto comprando i regali online, ma tramite un’applicazione in cui gli stessi utenti possono vendere oltre che comprare – ha spiegato – ho trovato diverse offerte, roba usata, così ho potuto accontentare cari amici, ma anche parenti. Per esempio ho comprato uno smart watch, perfettamente funzionante, usato solo due volte, pagandolo la metà perché usato. Ormai giro per negozi sempre più di rado, non è solo una questione economica, ma anche di tempo: con il lavoro, che ormai svolgo prettamente in smart working, capita meno di girare, perché mi libero soprattutto nelle ore serali, in cui i negozi sono chiusi. Mi dispiace molto perché so bene che così non favorisco l’economia locale e non aiuto i commercianti, ma ho dovuto adattarmi e devo dire che mi trovo bene” – ha concluso.
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