Tra gli esami “killer” da affrontare alla facoltà di Medicina c’è anche Microbiologia. Si tratta, in particolare, secondo gli studenti, di uno degli esami che, assieme ad altri, blocca il percorso universitario di tanti nel corso della Scuola di Medicina. Da qui la necessità di portare avanti alcune proposte, alcune, sono emerse nel corso di una riunione in Presidenza all’interno della quale sono emerse tutte le criticità che caratterizzano l’esame.
Dallo squilibrio esistente tra la vastità del programma e il numero di cfu, alle irregolarità nella calendarizzazione degli appelli, sino alla mancanza di chiarezza sul materiale didattico. Sono solo alcune delle problematiche elencate. “Sulla base di queste – sottolineano gli studenti – abbiamo proposto una serie di misure volte a tutelare maggiormente la comunità studentesca”. Tra queste l’istituzione di un servizio di tutorato che offra supporto didattico agli studenti che lo richiedano, con colloqui individuali e/o di gruppo, un coinvolgimento del Garante degli Studenti affinché si controlli che l’esame venga svolto nel pieno della correttezza, il rispetto dei 10 appelli annuali e una pronta divisione in gruppi degli studenti da esaminare in base all’ordine di prenotazione, una revisione del rapporto CFU: programma, con indicazioni chiare circa i libri di testo da usare come materiale di studio e infine maggiori investimenti nelle assunzioni di docenti nel ssd di Microbiologia (MED/07) per permettere un ritorno alla doppia commissione e dunque una gestione più sostenibile del carico didattico.
“Nonostante le nostre proposte – sottolineano ancora gli studenti – la riunione non è riuscita però a trovare un punto di accordo con la controparte dei docenti, il che non ha permesso di ottenere avanzamenti concreti ed effettivi. Malgrado questo, continueremo comunque a sostenere con forza le nostre proposte nei tavoli di discussione, al fine di rendere finalmente l’esame di Microbiologia (e non solo) più sostenibili per tutti” – concludono.
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