Reddito di cittadinanza nel mirino del governo: in campagna elettorale il Centrodestra, con diverse sfaccettature, avevano annunciato profonde modifiche al sussidio. Ecco dunque cosa c’è sul tavolo del presidente Giorgia Meloni che incontrerà i sindacati.
La sospensione del Reddito di cittadinanza – La riforma proposta dalla Lega prevede che dopo 18 mesi il percettore del Reddito di cittadinanza che ancora non ha trovato lavoro venga sospeso dal sussidio e “girato” in un percorso di politiche attive del lavoro (resta ancora un mistero il futuro dei navigator). In pratica dovrà frequentare corsi di formazione che siano adatti al suo profilo e che lo “spingano” verso le richieste da parte delle aziende. Durante questi sei mesi, tanto dovrebbe durare il percorso, verrebbe economicamente sostenuto grazie al Fondo sociale europeo. Se dopo la formazione non riuscirà ancora ad entrare nel mondo del lavoro, il percettore verrà sospeso per sei mesi al termine dei quali potrà richiedere il Reddito di cittadinanza che lo coprirà per 12 mesi ma con una decurtazione del 25%. Passato questo periodo, nei quali si prevedono ulteriori corsi di formazione, subirà una nuova sospensione di sei mesi al termine dei quali potrà richiedere, per l’ultima volta, il Reddito di cittadinanza che lo sosterrà per sei mesi con una nuova decurtazione del 25%. Inasprita anche la regola del lavoro rifiutato: se non si accetta anche solo una proposta congrua di occupazione, il Rdc viene tolto.