“Il rotore è stato trovato a circa 100-150 metri di distanza rispetto alla fusoliera. Verosimilmente il velivolo ha impattato con il suolo prima con il rotore, si è impennato e poi ha impattato il resto dell’elicottero”. E’ la prima ricostruzione, ancora tutta da verificare, dell’incidente aereo avvenuto ieri sul Gargano, fornita dal procuratore capo di Foggia Ludovico Vaccaro, nel corso di una conferenza stampa indetta nella centrale operativa allestita a pochi chilometri dal luogo della tragedia.
“Non abbiamo ancora trovato la scatola nera, non è detto che ci sia” , ha commentato Vaccaro rispondendo alle domande dei giornalisti. Intanto il fascicolo di indagine resta a carico di ignoti. “L’agenzia nazionale sulla sicurezza del volo ha nominato due investigatori: un ingegnere dell’aeronautica ed un pilota – spiega Vaccaro – mentre la procura ha nominato tre consulenti: professore universitario esperto in tragedie aeree; un colonnello ingegnere dell’Aeronautica e un colonnello pilota”. Sulle cause del disastro Vaccaro non si sbilancia: “in questa prima fase di indagini preferiamo non commentare. Ieri c’era maltempo questo è l’unico dato certo”.
“L’autopsia sarà effettuata con grande probabilità unicamente sui due piloti, verosimilmente non sui passeggeri”. Lo ha detto il procuratore di Foggia, Ludovico Vaccaro. “Speriamo di concedere il nullaosta per il rilascio delle salme il prima possibile – ha detto – Tra qualche ora giungerà qui a Foggia anche il console sloveno”. Nell’incidente è morta una intera famiglia di Lubiana: padre, madre e i due figli di 13 e 14 anni. Per quel che riguarda la rimozione del rottame dell’elicottero, Vaccaro non si sbilancia sui tempi: “se i consulenti tecnici consentiranno il taglio della carcassa, allora i tempi saranno più brevi”.