Massimiliano Latorre, uno dei due marò che fu processato con l’accusa di omicidio di due pescatori indiani nel febbraio 2012, al largo delle coste del Kerala, nell’India sud-occidentale, fa causa allo Stato chiedendo un maxi-risarcimento milionario.
Latorre, in particolare, accusa lo Stato di non averlo protetto facendolo tornare in India, dove rischiava la pena di morte. La notizia è trapelata dal Fatto Quotidiano che ha spiegato che il luogotenente, rimasto in carcere nel Kerala per oltre 100 giorni assieme al collega Salvatore Girone, chiede un risarcimento per “non aver potuto fare carriera, mettere su famiglia e per diversi altri motivi”.
Il militare, tuttora in marina, è difeso dagli avvocati Fabio Anselmo (legale della famiglia Cucchi) e Silvia Galeone. Al momento, secondo quanto emerso, è in corso all’Ordine degli avvocati di Roma la mediazione che precede obbligatoriamente le cause civili. Non è esclusa la possibilità che anche l’altro marò coinvolto nel caso, possa procedere con un’altra causa. “Abbiamo scritto una lettera alla Marina chiedendo di riparare al sacrificio patito da Girone, con toni amichevoli – ha spiegato il suo avvocato, Enrico Loasses – ma è arrivata una risposta negativa di una sola riga. Ora stiamo valutando” – conclude.
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