Sono trascorsi 16 anni. Il vociare felice tra i tavoli di un locale simbolo del quartiere Madonnella. E’ Halloween ed è festa. Almeno sino a un colpo secco di un’arma da fuoco. Sembrava un scherzo, sino a quell’istante: quando un proiettile all’addome ha ucciso Michele Lopez, 41 anni, titolare del pub Joy’s nel cuore del quartiere Madonnella. Il pub era pieno di gente, è entrato un uomo, ha indossato una maschera che nascondeva sotto il giubbotto e ha puntato la pistola. “La cassa, la cassa”, ha urlato. Lopez credeva che fosse uno scherzo e, allungando un braccio, ha allontanato la sua ragazza un istante prima che il rapinatore, prelevata la cassettina portadenaro, schiacciasse il grilletto.
Lopez è stato trasportato in ospedale mentre il rapinatore è fuggito su un motorino portando via la cassettina. Il commerciante è morto poco dopo. Nella stessa serata il killer è stato arrestato dalla squadra mobile: è un pregiudicato di 43 anni, Nicola Attolico.
Michele Lopez era una uomo amato nel quartiere. Gestiva un locale storico e dagli anni ’90 era stato centro di gravità dell’aggregazione giovanile nella città di Bari. All’indomani dell’omicidio, c’erano fiori e bigliettini dedicati a Michele. Ma successe anche altro: la città si strinse attorno al dolore della famiglia. Le strade si riempirono di gente in fila, che manifestava nel quartiere Madonnella. I negozi abbassarono le saracinesche: era andato via uno di loro. Il Comune di Bari, a distanza di qualche anno – su richiesta della famiglia e degli amici – ha intitolato al commerciante ucciso, una strada a Japigia.
Una storia che è diventata memoria in questa città: era il 31 ottobre del 2006 e una brava persona è stata uccisa. Una follia lo ha strappato alla sua famiglia e ai suoi amici per sempre. Per molti la notte di Halloween è solo questo: l’incubo di una maschera da fantasma che ha ucciso un innocente.