La Puglia si mobilita per il caro bollette per dire no alle speculazioni sull’energia. E’ pronto quindi un esposto alla procura della Repubblica: le ipotesi di reato ai danni dei commercianti sono aggiotaggio (art. 501 C.P.), estorsione (art. 629 C.P.), turbata libertà dell’industria e del commercio (art. 513 C.P.), manovre speculative su merci (art. 501- bis C.P.) e infedeltà in affari di Stato (art. 264 C.P.).
Raccolte le prime 1.000 firme si chiederà al procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Bari di verificare la sussistenza dei tanti reati che stanno letteralmente mettendo in ginocchio intere famiglie, imprese, partite Iva, lavoratori e studenti.
Ufficialmente la raccolta delle firme per l’esposto parte oggi lunedì 31 ottobre in via Spalato n°1 dalle ore 17 alle ore 20. Inoltre, presso la sede, saranno distribuiti i ‘kit postazione’ per tutti coloro i quali vorranno impegnarsi nella raccolta delle sottoscrizioni precisando che sui relativi moduli i firmatari saranno identificati come per legge. Tutto il materiale sarà messo a disposizione pure on line e sarà facilmente scaricabile. Dell’iniziativa saranno informati anche istituzioni e autorità, forze politiche e sociali, sindacati e associazioni di categoria.
Secondo quanto si legge nell’esposto “l’atto ha la finalità di porre all’attenzione su vicende e fatti, che hanno determinato l’abnorme aumento del costo dell’energia (gas ed energia elettrica) e che stanno avendo un impatto devastante sull’intero tessuto socio-economico italiano, minando la stessa sopravvivenza di imprese e famiglie”.