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Caldo anomalo, a Bari (e non solo) in arrivo la prima ‘novembrata’. L’esperto: “E’ allarme siccità”

Pubblicato da: Rosanna Volpe | Ven, 28 Ottobre 2022 - 06:30

C’è chi lo definisce ‘virale’, qualcun altro ‘monster’, un termine sicuramente “tematico” rispetto all’imminente ricorrenza di Halloween. L’anticiclone di origine nordafricana spadroneggia ormai non solo in Italia, ma in gran parte d’Europa: dalla Spagna alla Francia, dalla Germania alla Polonia, fino addirittura al Circolo polare artico. Più che fine ottobre, sembrerà fine giugno: il blocco di alta pressione resisterà – dicono gli esperti – almeno fino alla fine della prossima settimana. Ecco perché, dopo la cosiddetta ‘ottobrata’ (durata per l’intero mese di ottobre), si parla già di ‘novembrata’: una novità assoluta.

“Grazie ai nuovi sistemi di osservazione – spiega Massimiliano Fazzini, coordinatore Sigea – Aps – Area rischio climatico – abbiamo l’opportunità di interpretare in maniera più attendibile, le previsioni meteo almeno per due settimane. Posso quindi confermare che le temperature resteranno al di sopra della media in alcune aree dell’Italia anche fino a 7 gradi, soprattutto le minime. Quindi – precisa – avremo mattinate e serate molto miti”.

Una buona notizia per quanti vogliono ancora godersi il bel tempo, lo è invece molto meno per l’equilibrio dell’ecosistema. “Stiamo assistendo – spiega Fazzini – alle rifioriture anche lì dove – in questo periodo – cominciano a scendere i primi fiocchi di neve”. Ma non è il peggio. “La cosa che maggiormente ci preoccupa – sottolinea – è la mancanza di riserve di acqua. Per il nostro paese ottobre e novembre sono sempre stati i mesi più piovosi. Quelli, in altre parole, che consentono di accumulare riserve di acqua. Quest’anno ottobre è stato, invece, il più caldo degli ultimi cento anni. Novembre, almeno per le prime due settimane, non sarà meglio”.

Insomma, a preoccupare gli esperti è appunto la mancanza di acqua, i bacini a secco che non consentono alle centrali elettriche di lavorare. “La Puglia è una delle regioni più aride di Italia – prosegue – tranne la zona del Gargano. Dovete considerare che sul lato jonico, nel Tarantino – conclude – non piove da quasi un anno”. L’esperto precisa che non bastano episodi sporadici anche se di forti piogge. Serve una certa continuità. Insomma al netto dei maglioni e dei piumini ancora chiusi negli armadi, è arrivato il momento di sperare che il caldo estivo lasci spazio a temperature più basse e a piogge. Come previsto dalla stagione autunnale. (foto repertorio)

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