Non ha risposto alle domande del gip ma ha reso dichiarazioni spontanee affermando di non avere avuto alcuna intenzione di usare le armi trovate in casa sua il 23enne arrestato ieri a Bari con le accuse di arruolamento con finalità di terrorismo internazionale e di propaganda, e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa. Il 23enne, assistito dal suo legale Andrea Melpignano durante l’interrogatorio di garanzia, resterà in carcere.
L’indagine che ha portato all’arresto è stata avviata dopo una segnalazione della Digos di Bari a seguito di un monitoraggio sul web svolto dall’Aisi su ambienti suprematisti di estrema destra. E’ stata quindi rintracciata una chat di Telegram collegata al canale ‘Sieg Heil’, sulla quale era attivo l’indagato, che diffondeva materiale propagandistico antisemita e di matrice nazionalsocialista.