“Una vicenda tristissima di cui non avremmo voluto più parlare. È giusto tuttavia che si sappia che il Tribunale di Bari ha riconosciuto al nostro Istituto che si è costituto parte civile una provvisionale per i danni subiti e che stiamo valutando la possibilità di un’azione giudiziaria ad hoc per il danno d’immagine che le condotte del dr. Rizzi hanno generato, oscurando il lavoro prezioso, indefesso e soprattutto onesto del personale in servizio all’oncologico di Bari”. Lo afferma Alessandro Delle Donne, Direttore generale dell’Istituto tumori “Giovanni Paolo II di Bari, Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, a seguito della condanna in primo grado a 9 anni di reclusione inflitta all’ex oncologo Giuseppe Rizzi.
“Questa sentenza – continua Delle Donne – rafforza la stima e la fiducia che questo Istituto nutre nei confronti delle forze dell’ordine, dei Carabinieri e della magistratura a cui, senza alcun indugio, avevamo segnalato i comportamenti di Rizzi che avevano già determinato il licenziamento disciplinare senza preavviso mesi prima dell’arresto. Oggi, di questa vicenda, ci resta il dolore e la vicinanza ai pazienti e ai familiari coinvolti nei fatti”.