Nessun Comune sostiene il ricorso in Cassazione presentato dal comitato No inceneritore che dopo il Tar ed il Consiglio di Stato ha deciso di portare la vicenda al terzo grado di giudizio.
Il Comitato quindi fa sapere che prende atto che al momento nessuno dei Comuni dell’AroBa2 (Modugno, Giovinazzo, Palo del Colle, Bitetto, Binetto, Bitritto, Sannicandro che hanno partecipato alle azioni giudiziarie, con alterne vicende, riguardanti l’inceneritore nella città di Bari al Quartiere San Paolo, autorizzato dalla Regione Puglia alla Newo Spa), ha ritenuto “di dichiarare – si legge in una nota – la propria volontà ad intervenire nel ricorso che abbiamo iscritto al ruolo innanzi alle sezioni unite della Suprema Corte di Cassazione affinché venga annullata la sentenza del Consiglio di Stato che cancellando il precedente verdetto del Tar Puglia Bari ha dichiarato legittima l’autorizzazione”.
Il Comitato resta comunque in attesa “che i Comuni, con capofila il sindaco Decaro, intervengano al più presto nel giudizio per supportare l’azione che abbiamo intrapreso ritenendo che vi siano tutte le motivazioni perché la Cassazione disponga l’annullamento della sentenza del Consiglio di Stato. Noi del Comitato No Inceneritore – spiegano – abbiamo intrapreso e continuiamo ad intraprendere tutte le possibili azioni giudiziarie ed extragiudiziali sin dal 2018, autotassandoci, per impedire la costruzione dell’inceneritore della Newo al San Paolo, inceneritore che annulla la raccolta differenziata in spregio ai principi stabiliti dall’Unione Europea della cosiddetta economia circolare. Riteniamo che la transizione ecologica di cui tanto si parla anche per la formazione del nuovo Governo italiano debba passare impedendo derive in contrasto con i principi di tutela ambientale”.