È stata definita la Fiera della “rinascita”, dopo lo stop del 2021 causa pandemia. Ed è sicuramente positivo vedere la città riappropriarsi di uno dei suoi simboli, purtroppo ancora troppo lontano da quello che era la vera Fiera del Levante quando si arrivava di mattina e si andava via di sera, si mangiava, si trascorrevano ore negli stand, alla ricerca anche del “gadget” dell’anno, soprattutto per i più piccoli.
La Fiera del 2022 è in versione ridotta e le cose da vedere si contano sulle dita di una mano. Ecco le nostre valutazioni.
La Galleria delle nazioni. Festeggiata come un grande ritorno alla fine è la brutta copia delle passate edizioni. “Ristretta” in un padiglione forse la metà o anche di meno rispetto allo storico stand. I paesi ci sono, è bello sentire il classico odore di incenso che ha da sempre caratterizzato la Galleria delle Nazioni, ma alla fine davvero si entra e si esce in un batter d’occhio. Voto 5.
Il mondo delle auto è molto rappresentato. Si entra dal vialone principale e sembra di essere in una concessionaria. Ai bambini piace vedere così tante vetture, ma alla fine se si andasse appunto in una concessionaria il risultato sarebbe lo stesso. E senza pagare tre euro. Voto 5
Gli stand delle forze dell’ordine. Sono forse l’aspetto più caratteristico della Fiera, molto apprezzati soprattutto dai bambini. Ci sono le auto moderne e d’epoca, ci sono le motovedette della Finanza, c’è persino una delle auto perfettamente contraffatta sequestrata dall’agenzia delle dogane. Nello stand dell’Aeronautica anche un simulatore, forse non appropriatissimo in epoca di Covid, ma molto apprezzato. In fila anche per salire sul carrarmato. Polizia, finanza, carabinieri, esercito e polizia locale: ogni corpo ha portato in Fiera i suoi simboli. Voto 8
Tra i padiglioni quello dedicato all’arredamento è il più “fornito” anche con buone offerte “fiera”. Nulla da dire per chi vuole arredare la propria casa. Per gli altri una passeggiata un po’ “inutile”. Voto 6
Anche il padiglione delle degustazioni è molto apprezzato, c’è la possibilità di comprare focacce, panini con porchetta o salumi tipici, formaggi, birre, dolci siciliani. Due pecche: non ci sono posti per sedersi per mangiare, neanche una mezza panchina, e il bagno è vicino ma nel padiglione accanto. Voto 6
Le giostre, forse l’unica vera attrazione della Fiera del Levante. Scelta varia, poche giostre per i piccolissimi. Ma è un luna park discreto anche se con costi elevati. O meglio, solitamente sono quelli i costi, ma per una fiera dove comunque si paga l’ingresso ci si aspetta uno “sconticino”. Un giro costa 3 euro, due giri 5 euro. Voto 7
Molto particolare il padiglione dedicato al “creare” soprattutto per gli stand del Politecnico e sulle missioni spaziali. Peccato aver riservato ai giovani della nostra terra e alle loro creazioni così poco. Voto 8
Gli spettacoli sono concentrati principalmente nel fine settimana. Durante la settimana ci sono pochi momenti previsti, ma che comunque almeno creano un po’ di “movimento” . Voto 7
Il resto è il nulla. Metà Fiera è inaccessibile con padiglioni chiusi. Persino la zona della fontana che prima era la parte centrale della Campionaria è rimasta “in panchina”. Insomma una Fiera che se raggiunge la sufficienza come dicono i baresi “è pure assai”. Ma la Fiera del Levante resta sempre la Fiera del Levante e continuerà ad attirare visitatori, perché alla fine è la “novità” in città.