Nuova allerta per la possibile presenza di listeria sul prosciutto cotto. Un lotto di confezioni di marchio Sapor di Cascina è stato ritirato dall’azienda per il rischio di contaminazione dovuta a questo batterio. Le confezioni del lotto incriminato (il 223467) distribuito da Penny Market hanno scadenza 20-10-2022.
“La crescita degli alert, però – spiega Pier Sandro Cocconcelli, professore di Microbiologia degli alimenti presso l’Università Cattolica all’Ansa – non è segno di un pericolo maggiore rispetto al passato, ma di maggior attenzione alla sicurezza alimentare. Oggi, rispetto a 10 o 15 anni fa, ci sono più controlli e più informazione al consumatore. Abbiamo un sistema di allerta nazionale ed europeo trasparente, che serve per prevenire i rischi, non solo per la listeria ma anche per altri patogeni, come Escherichia coli”.
La Listeria monocytogenes è un batterio che può contaminare le materie prime utilizzate per la produzione di alimenti e provocare gravi conseguenze, fino alla morte, in persone fragili o immunocompromesse e donne in gravidanza. Tanto che in Italia negli ultimi due anni, le vittime accertate sarebbero almeno quattro. In particolare, un ceppo molto pericoloso è stato trovato di recente in alcuni lotti di alimenti ritirati dal mercato: prima wurstel di pollo, poi tramezzini al salmone, quindi pancake al cioccolato, gorgonzola e ora prosciutto cotto.
“Listeria monocytogenes riesce a persistere negli impianti di produzione e confezionamento di alimenti freschi: può formare biofilm sulle lame di acciaio delle affettatrici o sulle superfici, che diventano così un mezzo di cross contaminazione. Inoltre, – spiega Cocconcelli – questo si riproduce bene alle basse temperature utilizzate per la conservazione di alimenti che ne possono essere serbatoi, come formaggi e salumi freschi, carne lavorata, pesce affumicato”.
Poiché la ‘vita su scaffale’ di questi cibi è lunga il batterio utilizza queste settimane per proliferare, superando il livello di sicurezza (100 cellule per grammo). Il numero di lotti ritirati, comunque, sottolinea l’esperto, “non è indice del fatto che il problema è in aumento ma del fatto che c’è molta attenzione da parte dei produttori e i controlli preventivi funzionano. Questo ha fatto sì che, nel 2021 rispetto agli ultimi 10 anni, come mostrano i dati raccolti dal Rasff, il Sistema rapido di allerta dell’Unione Europea, ci sia stato un incremento del numero di allerte per la presenza di questo batterio”. E questa attenzione riguarda anche altri patogeni come l’Eschirichia Coli, per la cui presenza ieri è stato ritirato un lotto di Fontina.