Era avvocato di professione ma si dilettava a scrivere aneddoti su Facebook. E’ morto nella notte Antonio Longo, 65 anni, dopo una lunga malattia. Tantissimi i messaggi di cordoglio che si stanno susseguendo sui social.
“La presidente Serena Triggiani con tutte le consigliere e i consiglieri, con dipendenti dell’Ordine, il Comitato Pari Opportunità, la Scuola Forense, i consiglieri del Consiglio di Disciplina e le colleghe e i colleghi tutti , addolorati, piangono la scomparsa dell’avvocato Antonio Longo, mite signorile gioviale e competente guerriero dei diritti, amico di tutti”.
Tanti ricordi – scrive l’ex presidente dell’ordine degli avvocati Giovanni Stefanì. Tante persone ti ricordano. Tanti amici hai cresciuto nel tuo percorso di vita. Tante storie, e che storie, hai raccontato, rendendo un posto migliore anche questo. Sempre disponibile, sempre garbato e sempre piacevole, senza infingimenti e senza rancori. Non hai certamente meritato di finire prima la corsa della vita ma non ho dubbi che ti sia meritato di fare buon viaggio e un posto comodo quando arriverai. Perché lí ci sarà la giustizia che qui non esiste. Ciao amico mio. Ciao Tongo.
“47 anni fa. Spaventa anche il numero, stanotte. 47. È stata la mia prima vacanza lontano da casa – racconta il penalista Michele Laforgia – un innocuo campeggio libero a poca distanza da Bari. Io avevo tredici anni, Antonio era appena maggiorenne. 47 anni dopo non c’è più, se n’è andato non so come, non capisco perché. Con Antonio ho anche trascorso il primo 31 dicembre senza i miei genitori. Lo ricordo come fosse ieri. Lui che guida l’auto – una improbabile 500 – abbastanza brillo da dirmi che mia madre era davvero una gran bella donna. Mia madre, che allora aveva dodici anni meno di me, oggi. In questo strano luogo virtuale in cui siamo tutti ospiti, Antonio era Tonio Ton Longo. Sono andato a rivedere il suo profilo, ancora intatto. Ci sono le sue cose, i suoi racconti del bar di Carrassi, la sua sottile ironia. La passione politica. Il calcio. Come se fosse ancora con noi. Antonio, invece, non c’è più. Ho cercato una sua foto e non mi ha sorpreso non trovarla, fra le sue. Antonio era così: schivo e sincero sino al midollo. Ho dovuto cercarla altrove e l’ho trovata proprio di quell’epoca, dell’anno del campeggio, di quel 31 dicembre. Antonio è al centro, con il maglione scuro. Mi sono commosso. C’è tutto, in quella foto. Il nostro liceo, i suoi compagni di classe, l’assemblea degli studenti medi. Non è possibile che siano passati tutti questi anni, una vita intera, eppure è proprio così. Stiamo svanendo, lentamente. Come foto sbiadite dal tempo. “Era una beatitudine in quell’alba essere vivi. Ma essere giovani era un Paradiso.” Buon viaggio, amico mio.
E ancora: “Apprendo della scomparsa di Tonio Ton Longo. Sono affranto per la perdita del compagno che più di tutti era capace di raccontare spaccati della baresità. Condoglianze alla famiglia, l’ennesima perdita del collettivo vasto della sinistra di Bari”.