“Nel 2019 Bari veniva premiata da Lonely Planet come quinta meta turistica d’Europa. Quell’estate ci furono 280.528 pernottamenti di turisti che scelsero Bari per le loro vacanze.
Un obiettivo importante e mai visto prima. Con la pandemia abbiamo pensato di perdere tutto. Ma quest’estate a Bari il numero dei pernottamenti complessivi è aumentato del 55,16%”. Lo ha detto il sindaco del capoluogo pugliese, Antonio Decaro, commentato i dati riguardanti il turismo nella regione diffusi da Pugliapromozione.
I dati parlano chiaro, la Puglia, così come il capoluogo pugliese, hanno raggiunto un record storico superando di gran lunga i dati del 2019. Questa estate, in particolare, la regione ha registrato in estate più di 10 milioni di presenze e oltre 2 milioni di arrivi. I dati sono stati diffusi in mattinata nel corso di una conferenza stampa al TTG di Rimini, la più importante fiera del turismo b2b.
“La Puglia brilla in tanti settori, davvero le soddisfazioni sono tantissime. Siamo la regione che ha realizzato una delle migliori performance turistiche grazie al sacrificio degli operatori, alla promozione che la Regione Puglia ha realizzato e, soprattutto, grazie a questa meravigliosa umanità che ci ha raggiunto quasi da ogni parte del pianeta – ha dichiarato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – oltre 2 milioni di arrivi durante l’estate, 10 milioni e duecentomila pernottamenti, con un incremento rispettivamente del 4,2 e del 3,1 per cento rispetto al 2019. Risultati del genere in un momento così difficile sono stati ossigeno puro sulle nostre aziende, sulla nostra economia, su tutto l’indotto del turismo e anche sull’immagine di una regione che continua ad attrarre non solo turisti ma anche investimenti, corsi di studio, grandi realtà di consulenza internazionale. Insomma, c’è una capacità della Puglia di attrarre il mondo che è senza precedenti nella sua storia. Di questo, ovviamente, devo anche ringraziare la capacità di accoglienza dei pugliesi. Una cosa mi dicono sempre, al di là del fatto che si mangia bene, che il mare è il più pulito d’Italia, che ogni volta che c’è un problema tutti si fanno in quattro per risolverlo: la cosa più importante è che tutti qui si sentono a casa. Quando i pugliesi vedono qualcuno arrivare, scendere dagli aerei, arrivare in autobus, in treno, hanno la coscienza dell’importanza che questo grande viaggio ha, non solo per l’economia, ma per la pace, la solidarietà, la conoscenza fra i popoli. Insomma, siamo un punto di riferimento di una Italia in questo momento molto complicata e, forse, anche un po’ smarrita. Ma la Puglia sa dov’è e dove vuole andare” – ha concluso.
Più nello specifico, dal 2019, anno pre-pandemico, al 2022 il movimento turistico dall’estero nei tre mesi estivi ha evidenziato +13% per gli arrivi rispetto all’estate pre Covid del 2019, a fronte di una crescita più contenuta (+2%) del turismo nazionale. Da giugno ad agosto 2022 in Puglia si registrano 2.181.102 arrivi e 10.221.699 pernottamenti con una variazione del +4,2% e del +3,1% rispetto allo stesso periodo del 2019, un risultato trainato dalla ripresa del turismo internazionale. Il mese di luglio è stato particolarmente positivo con un incremento del +16% degli arrivi e del +5,5% delle presenze; a giugno il trend è del +2,2% per gli arrivi e del +6,4% per le presenze. Ad agosto non solo sono state confermate le presenze del pre-pandemia, ma anche per questo mese c’è stato un importante incremento della componente straniera che ha superato il dato del 2019, sia per gli arrivi che per le presenze.
Accanto alle destinazioni che abitualmente, in Puglia, attraggono i maggiori flussi turistici estivi ovvero la provincia di Lecce con il 31% e quella di Foggia con il 26%, si distingue la new entry di Bari che nel 2022 ha conquistato il 20%. Per l’incremento degli arrivi si distingue anche Brindisi con un + 14% mentre Taranto spicca per l’incremento nella permanenza (presenze) nonché per il riconoscimento ricevuto di recente come migliore località del turismo crocieristico. I principali mercati di origine, in termini di arrivi, sono Francia, Germania, Svizzera, Regno Unito, Stati Uniti d’America. Inflazione, caro carburante e contrazione del potere d’acquisto hanno parzialmente frenato i viaggi degli italiani, orientati verso mete di prossimità e soggiorni più brevi.
Per gli arrivi nazionali, i più consistenti sono quelli dei pugliesi che si muovono all’interno della Puglia, seguiti da Campania, Lazio e Lombardia. Tra i Mercati emergenti Extra Ue 2022 ci sono Australia, Canada, Brasile. La Russia, la grande assente dell’estate 2022, è scesa giù dalla decima posizione della graduatoria 2019 per numerosità degli arrivi, alla trentatreesima del 2022. Nell’estate del 2019 sono stati registrati 14.000 arrivi russi, in quella del 2022 poco più di 2.500. Una perdita importante se si considera che nel 2019 il mercato russo ha superato le 100.000 presenze e i 33.000 arrivi, posizionandosi tra i primi 10 mercati stranieri. La variazione dei flussi provenienti dall’estero nell’estate del 2022, rispetto al 2021, ha registrato un +80% sia per gli arrivi che per le presenze. Gli incrementi maggiori sono quelli del Regno Unito e degli Stati Uniti.
Il capoluogo pugliese, in questi anni, ha compiuto un grande salto in avanti diventando sempre più tra le mete preferite dai turisti. “Un traguardo raggiunto grazie ai cittadini, agli operatori, alle politiche regionali e a chi ha voluto investire nella nostra città – ha sottolineato Decaro – ma la cosa più importante sapete qual è? Siamo a metà ottobre e la città è ancora piena di persone di ogni nazionalità che attraversano strade e vicoli di Bari. Questo non deve essere un punto di arrivo ma di partenza. Possiamo e dobbiamo ancora migliorare: le infrastrutture, i servizi, le proposte culturali, l’accoglienza. Dobbiamo strutturare l’offerta turistica e lavorare in prospettiva per rendere Bari non solo una città con i turisti ma una delle capitali italiane del turismo” – ha concluso.