“Contro il caro bollette come comuni chiederemo al prossimo Governo, una volta insediato, uno stanziamento di 200 milioni da inserire nel dl aiuti quater, poi in legge di bilancio chiederemo lo stanziamento di 800 milioni che potranno valere anche per il 2023 per le situazioni più critiche dei bilanci comunali. Da qui al varo del nuovo governo prepareremo un pacchetto di misure anche tecnico-contabili per fermare il calo delle entrate dei comuni previsto per il 2023 e per far fronte al perdurare dell’incremento dei costi energetici”. Lo ha riferito, parlando con l’ANSA, il delegato alla finanza locale dell’Anci, Alessandro Canelli.
” Al momento però non abbiamo ancora certezza di quanto servirà a ogni singolo comune a causa delle diversità esistenti nei contratti di approvvigionamento. Quindi questo lavoro potrà essere fatto solo a consuntivo, a partire dalla fine dell’anno, per calcolare gli extra costi reali che incideranno sui bilanci. Anche per questo nella prossima legge di bilancio è necessario prevedere un fondo da 800 milioni che consenta di intervenire nelle situazioni più critiche per poter consentire ai comuni di pareggiare i conti del 2022 e non andare in default. Oltre a questo – ha detto ancora il rappresentante dei Sindaci – chiediamo che ci sia anche la possibilità di poter usare da ora e per tutto il 2023 regole di bilancio che consentano di affrontare la situazione emergenziale, parlo ad esempio di residui del covid, residui di bilancio o di risorse derivanti dalle multe”. Inoltre “al nuovo governo faremo delle richieste che saranno integrate con proposte sulla finanza pubblica locale, non solo sui temi energetici. Infatti nel 2023 si prevede rispetto all’anno in corso un ammanco di 280 milioni dal Fondo di solidarietà comunale, che significa un calo dei trasferimenti dallo Stato ai comuni che aggraverebbe ulteriormente la situazione finanziaria di questi ultimi”.