Recuperare le eccedenze di cibo dopo celebrazioni nuziali e altri eventi per non sprecarli, donandoli a chi ne ha bisogno. È quanto accade a Bari, ma non solo, grazie all’iniziativa portata avanti dall’associazione Avanzi Popolo 2.0, nata nel 2015 sulla scia di una sperimentazione attivata un anno prima, in seguito all’idea elaborata da un gruppo di persone impegnate nel campo dell’innovazione sociale e fortemente interessate a contrastare lo spreco.
Da Erica e Filippo a Emiliana e al suo compagno, sino ad arrivare a Francesca e Davide, ma non solo. Anche tanti commercianti, ristoratori e tante realtà private e pubbliche che, dopo gli eventi, si affidano all’associazione per fare in modo che il cibo utilizzato per i banchetti, al posto di finire nei bidoni dell’immondizia, finisca nei piatti di chi ne ha più bisogno. Sono tantissime ormai le realtà che, giorno dopo giorno, stanno sposando questa filosofia portando avanti concretamente la battaglia allo spreco.
“Noi – ha spiegato Marco Costantino, referente dell’associazione – facciamo da tramite affinché il cibo non venga sprecato. Ci occupiamo di fare redistribuzione, abbiamo un ruolo di collegamento tra i luoghi dello spreco e i luoghi del bisogno, tra cui Caritas, mense sociali e molto altro. Questa estate abbiamo lavorato tantissimo, siamo stati molto impegnati soprattutto nei recuperi delle eccedenze dei banchetti nuziali. Sono sempre di più gli sposi che ci chiedono disponibilità e noi siamo ben felici di recuperare le eccedenze per poter contrastare la lotta allo spreco” – ha sottolineato. Non solo Bari però, questa realtà nata nel capoluogo pugliese, attualmente, sta ricevendo moltissime richieste anche dal Nord. Complice, tra gli altri, sia il passaparola, sia la forza mediatica che porta le storie dei novelli sposi pronti a donare in giro per il web, tanto da sensibilizzare sempre più persone.
“Abbiamo richieste anche da altri luoghi dell’Italia – ha proseguito – in quel caso però ci piace fare rete con le altre associazioni per fare in modo che il progetto si faccia sempre più forte e cresca tramite la collaborazione. Noi operiamo a Bari e sulla Puglia tramite una serie di attività che non riguardano solo il recupero delle eccedenze, ma anche la sensibilizzazione al tema nelle scuole, tramite progetti che portino bambini e ragazzi a riflettere. Oggi la c’è un’insorgenza di nuove povertà, la situazione sta peggiorando. Vogliamo contribuire concretamente, anche ricordando che è importante non restare indifferenti” – ha sottolineato.
L’attività dell’associazione, ad oggi, procede in maniera stabile, con una piccola sospensione nel mese di agosto. Da settembre però, l’obiettivo è quello di incrementare il numero di volontari. “Molte volte il limite delle nostre disponibilità è dovuto alla carenza di volontari – ha aggiunto – non è facile, ma speriamo con le attività previste nei prossimi mesi di poter allargare il giro. L’obiettivo è quello di coprire più aree della città rispetto a quelle che copriamo oggi” – ha evidenziato sottolineando la collaborazione di tanti ristoranti, panifici, fruttivendoli e molte altre realtà di alcuni quartieri.
“Abbiamo ripreso con le raccolte – ha proseguito – stiamo per avviare un progetto al mercato di Santa Scolastica dove con la collaborazione di altre associazioni recupereremo le eccedenze del luogo, ma non solo. Siamo a disposizione verso le comunità che vogliano attivarsi, noi siamo una piccolissima realtà, nata dal basso, e siamo aperti alle collaborazioni. Ci piacerebbe coinvolgere anche altri quartieri della città, come quelli più periferici. Recuperare il cibo non è solo una questione di lotta allo spreco, è una questione solidale, ma anche una questione ambientale. Vogliamo diffondere la cultura della condivisione perché oltre a poter essere utile per i più bisognosi, è un valore aggiunto per la salvaguardia dell’ambiente” – ha concluso.