La USB P.I. – Giustizia da tempo immemorabile segnala lo stato di degrado degli uffici e degli edifici giudiziari che compromettono la sicurezza dei dipendenti e non solo.
“Purtroppo – si legge in una nota – e nonostante il Pnrr abbia messo dei fondi a disposizione per l’edilizia giudiziaria, si apprende, con estrema indignazione, l’insopportabile notizia di un crollo di scaffali con i fascicoli all’interno dell’Aula Magna della Corte di Appello di Bari, che ha visto come vittime dei dipendenti, di cui uno operato ad una mano”.
“A nulla è servita l’esperienza traumatica del 2018, che ha determinato la necessità di celebrare processi sotto una tendopoli visto il rischio consistente di possibili crolli del palazzo di giustizia – continua la nota – Tutto ciò non è più accettabile! Troppi, sul territorio nazionale, sono gli edifici e gli uffici che non garantiscono più la sicurezza di chi vi lavora e di chi vi accede per ragioni di giustizia, a causa di politiche poco attente all’edilizia, agli arredi e alle strutture di supporto degli uffici giudiziari.”.
“Di fatto le situazioni di rischio si dipanano dalla più banale collocazione dei rifiuti speciali all’interno degli uffici, passando per la collocazione delle fotocopiatrici nei corridoi,agli armadi rotanti difettosi, all’assenza di impianti di climatizzazione adeguati, alla mancanza dei dovuti controlli periodici degli estintori, fino all’inadeguatezza strutturale degli stessi edifici con solai che non reggono al peso degli innumerevoli faldoni appoggiati direttamente sui pavimenti – continua la nota – Il tutto in barba alla normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro per la quale i nostri uffici di procura vedono schiere di indagati nelle aziende private.Un paradosso rivoltante se si considera che lo Stato è il primo a violare le sue stesse leggi nei luoghi dove si amministra la giustizia”.
La USB P.I. – Giustizia chiede con forza che si proceda ad un’immediata e capillare mappatura delle condizioni di ogni edificio, ufficio, ambiente e a mettere in sicurezza gli uffici giudiziari, “garantendo conseguentemente l’incolumità e la salubrità di chi lavora o frequenta”, conclude la nota.