I sindacati della polizia locale di Bari chiedono un urgente incontro con il sindaco Decaro.
“Si comunica sin d’ora – precisano Cisl Fp, Uil Fpl e Csa – che in mancanza di incontro o anche in presenza di risposte scritte pretestuose e strumentali da parte di chiunque, dalle quali si chiede da subito di astenersi, saranno avviate tutte le azioni sindacali di protesta a tutela del personale interessato”. Ci sono delle problematiche della ripartizione Polizia locale, ad oggi “completamente irrisolte e che rappresentano la caduta verso il baratro degli ultimi mesi”.
I sindacati lamentano le criticità e i disagi che continuano a verificarsi all’interno della ripartizione Polizia locale. Si fa riferimento alla “nuova articolazione del servizio giornaliero concepita per consentire un affiancamento di tipo formativo-pratico ai nuovi colleghi assunti, nata all’improvviso senza alcun tipo di programmazione, attuata con un alto indice di disorganizzazione che ha pesato solo sull’organizzazione personale di tutti i dipendenti coinvolti per l’assoluta incompatibilità del rispetto dei tempi conciliativi famiglia/lavoro”.
La volontà dei sindacati “è determinata dallo scopo di raggiungere due obiettivi: la possibilità di dare a tanti giovani preparati di ambire ad una occupazione stabile e la possibilità di rilanciare la macchina organizzativa della ripartizione, ferma da tempo in termini di dotazione organica che puntasse a nuovi obiettivi, consentendo anche al personale già in servizio di poter mirare a ricoprire nuovi compiti per l’accrescimento della propria professionalità, già di per sé elevata”.
La polizia vuole porre dei punti fermi: “prima di tutto, che la vita privata e famigliare del personale ha un valore sociale tutelato, e non è più ammissibile la conoscenza del proprio servizio giornaliero, se tutto va bene, appena 24 ore prima, aggravata da una articolazione oraria con non pochi turni giornalieri, introdotti senza alcun confronto con la parte sindacale.
Non si comprendono – continuano i sindacati – quali siano ormai le modalità ed i tempi di fornitura e sostituzione del vestiario di tutto il personale. Per non parlare del personale neoassunto che è stato assegnato ai servizi esterni, in diversi casi senza radio ricetrasmittente e senza il vestiario completo. Un parco mezzi poco rinnovato che conta non pochi veicoli in condizioni di vetustà che non garantiscono nemmeno una certezza in termini di sicurezza per il personale”.
Mancano inoltre a detta dei sindacati ormai “qualsiasi forma di trasparenza circa l’assegnazione di progetti e straordinari che verrebbero, a quanto pare, assegnati per lo più sempre una cerchia ristretta di personale, piuttosto che destinati secondo un principio di equa distribuzione del relativo salario accessorio”.