La Banca Popolare di Bari ha chiuso il primo semestre del 2022 con una netta riduzione delle perdite a 14,8 milioni. Solo un anno fa, nello stesso periodo, quando aveva dovuto operare sui crediti e l’accantonamento una tantum (pari a circa 53 milioni a fronte dell’adesione al Piano di incentivazione all’esodo) le perdite ammontavano a 101 milioni.
Un dato positivo dopo gli avvenimenti che hanno visto coinvolto il gruppo. Entrano più nel dettaglio, nel semestre 2022, la banca ha registrato anche un aumento del margine di intermediazione. Si tratta di 121,64 milioni di euro rispetto ai 119,97 milioni di euro precedenti: +1,4%). Ma non solo, l’istituto segnala anche “una crescita del 3,7% degli impieghi alla clientela e una tenuta della raccolta da clientela, stabile intorno ai 10 miliardi di euro. Inoltre, sottolinea l’istituto: “sono contrazione significativa i costi operativi (-36,5%) per effetto del trend in diminuzione dei costi per il personale (-53,1% dovuto anche alla presenza nel 2021 dell’accantonamento straordinario al fondo esodi) e delle altre spese amministrative (-8,1%) rispetto al primo semestre del 2021”- concludono.