Promuovere la fruizione pubblica della biblioteca e dell’archivio storico del Museo Civico di Bari attraverso un’azione complessiva di digitalizzazione puntuale di una parte significativa del suo patrimonio archivistico e librario. È questo l’obiettivo dell’intervento affidato dalla ripartizione Culture e Marketing territoriale, con apposita determina dirigenziale, al Consorzio Idria scrl, già soggetto gestore del Museo Civico e della sua biblioteca.
L’intervento, che in particolare prenderà il via a partire dal prossimo primo ottobre, sarà finanziato con fonti Pon Metro-React Eu per un importo complessivo di 163.480 euro e prevede la digitalizzazione puntuale di una parte significativa del suo patrimonio archivistico e librario. “Nel solco del percorso di valorizzazione del Museo Civico – ha commentato Ines Pierucci, l’assessore alle Culture – abbiamo colto la possibilità di digitalizzare buona parte del patrimonio librario e di quello relativo alle arti grafiche con la finalità di migliorarne la fruizione da parte dei visitatori, italiani e stranieri, che sono sempre più interessati a conoscere il patrimonio storico-artistico di Bari anche grazie al Museo, che in questi ultimi anni ha saputo diventare un riferimento culturale consolidato” – ha concluso.
Costituitasi nel 1919 in occasione della “Mostra storica” allestita nel teatro Margherita, grazie soprattutto alle donazioni della famiglia De Grecis, la biblioteca del Museo Civico si compone di un’interessante sezione dedicata alla Grande Guerra e di un altrettanto importante emeroteca. La consistenza numerica della biblioteca è attualmente stimabile in circa 5.600 volumi ai quali devono aggiungersi 6.300 volumi già appartenenti alla biblioteca comunale di Bari e i 378 volumi della donazione Lovero. Nel 2018 la biblioteca si è arricchita di ulteriori 1.200 volumi frutto della donazione della biblioteca di famiglia dello scrittore Gianrico Carofiglio. Nel 2022 la biblioteca ha ricevuto inoltre in deposito circa 800 volumi già conservati presso la scuola De Marinis di Carbonara di Bari, appartenenti a Simone e Maria Carella. Per quanto riguarda i volumi in questione, in base al capitolato prestazionale il Consorzio Idria dovrà procedere al servizio di catalogazione, inventariazione ed etichettatura dei beni individuati utilizzando il software di catalogazione e gestione delle biblioteche “Sebina Next” o “ISBN web”, allo scopo di incrementare il catalogo SBN (Servizio Bibliotecario Nazionale) e di fornire un agile inventario interattivo per consentire all’utenza di accedere con modalità di ricerca semplificate al catalogo digitale della biblioteca. Il servizio di catalogazione, realizzato nel rispetto delle norme e degli standard previsti, dovrà renderà fruibile i beni della biblioteca nel catalogo SBN, all’interno dell’Opac SBN (catalogo informatizzato del Servizio Bibliotecario Nazionale).
L’affidamento prevede anche la catalogazione e digitalizzazione, secondo le “Linee guida alla catalogazione in SBN. Materiale grafico: manifesti, stampe, disegni”, dell’emeroteca del Museo Civico, che si compone di 320 volumi rilegati riferiti alle seguenti testate: Avanti (1914-1924); Corriere delle Puglie (1914-1922); Corriere della Sera (1914-1924); Il fronte interno (1917-1918); La tribuna (1914-1921); Il giorno (1914-1920); Il popolo d’Italia (1914-1924); L’idea nazionale (1915-1922); Il mattino (1914-192); Il giornale d’Italia (1914-1924); Il messaggero (1914-1920); Il mezzogiorno (1918-1920); Il piccolo (1914-1924); Il mondo (1922-1924); La gazzetta di Puglia (1922-1924). Il Museo Civico conserva inoltre alcuni importanti fondi archivistici – quali il fondo del Museo Storico Civico di Bari, il fondo Generale De Bernardis, il fondo De Ninno, il fondo Tanzi, il fondo Acquedotto Pugliese, il fondo Maselli Campagna, il fondo Opere Pie e il fondo Comizio agrario – costituiti da documenti manoscritti, a stampa e iconografici, provenienti per la maggior parte da raccolte private, la cui catalogazione sarà effettuata nel rispetto delle “Linee guida alla descrizione e alla gestione del patrimonio documentario”.
È prevista infine la realizzazione di un’app mobile pensata per ampliare la fruizione dei beni conservati presso la struttura museale, con approfondimenti sulla storia della città accessibili tramite la realtà aumentata. L’app mobile sarà realizzata animando immagini in alta risoluzione di illustrazioni e dipinti di volumi rari conservati nel Museo Civico di Bari, tramite Adobe After Effects e il Game Engine Unity (con l’aiuto di Vuforia per la parte di AR). I personaggi animati, raccontando le loro storie, racconteranno anche la storia della città di Bari e del museo, in un itinerario interattivo per ogni età. Questo approccio è pensato per ampliare il pubblico del museo e della biblioteca, in una prospettiva di interattività più attrattiva per tutti coloro, in special modo i nativi digitali, per i quali l’interazione spazio fisico/spazio virtuale è fondamentale.
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