La Duma, la camera bassa del Parlamento russo, ha approvato una serie di emendamenti al codice penale che prevedono il rafforzamento delle pene in caso di “mobilitazione”, “legge marziale”, “tempo di guerra” e “conflitto armato”. Per la renitenza alla leva è prevista una pena fino a dieci anni di reclusione. Lo riferisce l’agenzia Ria Novosti.
Gli emendamenti andranno in votazione domani al Consiglio della Federazione, il Senato russo prima di essere promulgati dal presidente Vladimir Putin. Il referendum nell’autoproclamata Repubblica di Lugansk sull’annessione con la Russia avrà luogo dal 23 al 27 settembre. Lo ha detto il vice presidente del Parlamento, Dmitry Khoroshilov, citato dalla Tass. Un referendum per l’annessione alla Russia sarà tenuto anche nella autoproclamata Repubblica di Donetsk dal 23 al 27 settembre. Lo annuncia il Parlamento della stessa repubblica citato da Interfax. “Ricatto ingenuo con minacce e storie dell’orrore di ‘referendum’ e ‘mobilitazioni’ di chi sa combattere solo contro bambini e persone pacifiche. Ecco come appare la paura della sconfitta. Il nemico ha paura, manipola primitivamente. L’Ucraina risolverà la questione russa. La minaccia può essere eliminata solo con la forza”. Così il capo dell’Ufficio del presidente ucraino Zelensky, Andriy Yermak, commenta su Telegram l’annuncio di referendum nelle regioni occupate e l’inasprimento della Duma delle pene in caso ai renitenti alla leva di “mobilitazione generale”.
Gli indici della Borsa di Mosca sono crollati di oltre il 10% subito dopo l’annuncio dei referendum per l’annessione alla Russia nel Donbass e nella regione di Kherson. Successivamente c’è stata una parziale ripresa, con l’indice Moex che poco dopo le 15 ora locale (le 14 in Italia) segnava un arretramento di quasi l’8% e quello Rts in calo del 7,76%. ‘In Uzbekistan, mi sono incontrato con il presidente Putin e abbiamo avuto discussioni molto approfondite con lui. E mi sta dimostrando che e’ disposto a porre fine a questa situazione il prima possibile. Questa e’ stata la mia impressione, perche’ il modo in cui si stanno svolgendo le cose ora e’ piuttosto problematico; 200 ostaggi saranno scambiati in seguito a un accordo tra le parti. Penso che si fara’ un passo avanti significativo’. Cosi’ il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, in un’intervista alla tv americana Pbs, ripresa dal Guardian aggiungendo che il suo obiettivo ‘e’ porre fine a questa battaglia con la pace’.
“I referendum nel Donbass sono di grande importanza non solo per la protezione sistemica dei residenti della Repubblica del Lugansk e del Donetsk e di altri territori liberati, ma anche per il ripristino della giustizia storica”. Così il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitri Medvedev, spinge su Telegram a fare i referendum di annessione nelle cosiddette repubbliche separatiste filorusse in Ucraina. “L’invasione del territorio della Russia è un crimine che consente l’uso di tutte le forze di autodifesa”, aggiunge Medvedev, spiegando che per questo i referendum “sono così temuti a Kiev e in Occidente” e “devono essere tenuti”. Le forze armate ucraine hanno affondato un traghetto che trasportava truppe e attrezzature russe attraverso il fiume Dnieper, nei pressi di Nova Kakhovka, nella regione di Kherson. Lo riferisce il Kyiv Independent. In una dichiarazione su Facebook, l’esercito ucraino ha affermato che: “I tentativi di costruire un passaggio non hanno resistito al fuoco delle forze ucraine e sono stati fermati”.