Anci Marche e Anci nazionale – subito dopo la dichiarazione dello stato di emergenza seguita all’alluvione del 15 settembre – si sono attivate per sostenere sindaci e Comuni colpiti per fronteggiare l’emergenza e per il rientro alla normalità. A poche ore dall’evento, su richiesta del Dipartimento della Protezione Civile, è stata mobilitata l’unità di ricognizione della Colonna Mobile Enti Locali per la continuità amministrativa, in collaborazione con il Comune di Milano, sotto il coordinamento dell’assessore Marco Pietro Granelli, al quale va il sincero ringraziamento dell’Anci; pertanto, già il 16 settembre le strutture operative di Protezione Civile del capoluogo lombardo erano sul luogo dell’evento.
Sono stati svolti dodici sopralluoghi, presi contatti con Sindaci e strutture tecniche comunali per acquisire le prime necessità delle amministrazioni: dal censimento dei danni alla predisposizione di ordinanze di sgombero degli edifici inagibili, dalle ordinanze sulla viabilità all’esproprio temporaneo di terreni per realizzare strutture di emergenza. I Comuni si preparano alle procedure di somma urgenza per l’affidamento dei lavori di messa in sicurezza del territorio, incluse le attività di progettazione collegate; sarà anche necessario svolgere le verifiche amministrative per corrispondere i benefici economici agli sfollati.
I Comuni in maggiore difficoltà, dove si prevede di avviare il supporto di continuità amministrativa, comprendono realtà di piccole dimensioni come Cantiano, Frontone e Serra Sant’Abbondio (provincia di Pesaro Urbino), mentre nell’Anconetano le maggiori criticità sono emerse a Sasso Ferrato, Arcevia, Serra dei Conti, Ostra, Trecastelli, oltre che a Senigallia. Anci Marche sta coordinando le iniziative ed ha già avviato l’attività di reclutamento del personale di supporto che proviene dai Comuni del territorio non colpiti e con più di 30mila abitanti. Da parte sua Anci nazionale, in caso di richiesta del Dipartimento Protezione Civile, è pronta a svolgere ogni ulteriore attività necessaria: i quattordici comuni capoluogo di città metropolitana della Colonna Mobile Enti Locali sono già allertati per l’eventuale supporto integrativo di personale in loco.
(Foto archivio)