La Regione Puglia risponde alla richiesta di supporto delle Rsa e Centri diurni pugliesi. La
Giunta ha infatti approvato le nuove tariffe relative alle prestazioni residenziali, semiresidenziali, ambulatoriali e domiciliari, che verranno applicate dal primo ottobre. La
delibera nasce dall’esigenza di adeguare le tariffe all’aumento dei costi energetici e non solo che le strutture devono fronteggiare.
Nei giorni scorsi, le associazioni di categoria avevano minacciato di riconsegnare le chiavi nel caso di mancate risposte dalla Regione. “Si tratta – ha commentato l’assessore regionale alla Salute, Rocco Palese – di un intervento organico per l’erogazione delle prestazioni per tutto il settore sociosanitario e l’aggiornamento delle tariffe regionali relative alle prestazioni residenziali, semiresidenziali, ambulatoriali, domiciliari in riferimento all’assistenza sociosanitaria in favore di soggetti non autosufficienti, disabili, persone con disturbi mentali, persone affette da dipendenze patologiche, soggetti in età evolutiva, persone con disturbi dello spettro autistico, persone nella fase terminale della vita, persone cui sono applicate le misure di sicurezza. Inoltre questo provvedimento integra lo stanziamento storico di ulteriori 25 milioni e 300 mila euro”.