Proseguono, “ma a rilento”, i lavori su via Francesco Speranza, nel Municipio V. A segnalarlo sono alcuni residenti, fortemente preoccupati per le condizioni in cui, ancora oggi, riversa la strada. Siamo in particolare a Palese, in una delle strade considerate tra le più pericolose del quartiere per via della scarsa illuminazione e della larghezza che “permette” alle auto di transitare a tutta velocità. È proprio in questa via che, esattamente due anni fa, ha perso la vita Giorgia Soriano, travolta da un’auto mentre percorreva la strada in bicicletta.
In particolare, i lavori, sono iniziati nel 2021, a novembre. Questi ultimi riguardano il ridisegno della sezione stradale. E’ prevista infatti una riduzione dell’attuale larghezza delle corsie, con due nuove corsie da 3.50 metri l’una (larghezza massima prevista per legge negli ambiti urbani). Inoltre, è prevista la realizzazione di posti auto in linea su entrambi i lati della strada, l’ampliamento e rifacimento dei marciapiedi che costeggiano la strada, sui quali saranno piantumati due filari di alberi ad alto fusto e, infine, l’esecuzione di una pista ciclabile bidirezionale su uno dei due marciapiedi.
I lavori, che saranno realizzati per un importo di 733.832,80 euro nell’ambito dell’accordo quadro per la manutenzione di strade e marciapiedi, si sviluppano su una lunghezza complessiva di circa 450 metri (da via Capitaneo fino in prossimità del sottopasso della strada provinciale 91). Esclusa pertanto, almeno momentaneamente (lo scorso novembre il Comune aveva dichiarato l’esecuzione di una progettazione), la seconda parte della strada, ovvero il lato in cui si è consumata la tragedia che scosse l’intero quartiere. È proprio questo lato, in particolare, a preoccupare i residenti.
“Dopo due anni – ha raccontato Antonio, un residente – brancoliamo ancora nel buio. Possibile che ci sia voluto così tanto tempo per effettuare solo una parte dei lavori? Per giunta, solo da un lato e neanche completi? L’altra parte è ancora abbandonata a sé stessa, non che quella dove hanno finalmente posizionato i marciapiedi sia messa meglio. Le auto continuano a sfrecciare, con un’illuminazione presente, ma fioca per la pericolosità della zona. Questa strada non solo è raccordo per tanti, in quanto collega direttamente a Santo Spirito ma anche a Bitonto e Palese, zona 167, ma è anche molto frequentata da pedoni e ciclisti. Quasi un anno di lavori mi sembrano troppo onestamente. Se una zona si considera pericolosa si agisce in fretta, ma forse aspettano ci scappi di nuovo il morto, come se non ci fossero state abbastanza vittime della strada a Bari ultimamente” – ha concluso.
Nel progetto futuro, quello riguardante la seconda parte, sono inclusi i raccordi con la strada provinciale attraverso la realizzazione di rotatorie in prossimità degli svincoli con finalità di traffic calming, nonché il collegamento della pista ciclabile da via Speranza con la restante parte della viabilità di Santo Spirito, fino ad arrivare in prossimità di via Napoli. Ma non solo, sempre nel 2021, il Municipio aveva fatto richiesta per valutare la possibilità di realizzare il prolungamento di via Speranza sino a corso Umberto. Obiettivo, così come sottolineato dal presidente del Municipio V, Vincenzo Brandi, in passato “Ridisegnare una migliore viabilità e consentire l’uso dei parcheggi a realizzarsi”.
Nel frattempo però, sottolinea un’altra residente “i lavori in corso alternati, con le continue transenne e il restringimento una volta di una, poi dell’altra carreggiata, con periodi di stop, rendono il tratto più pericoloso di come era prima. Potevano sbrigarsi prima, adesso forse sarebbero finiti e avrebbero potuto procedere con la seconda parte, quella indubbiamente più pericolosa, da dove, personalmente, avrei preferito iniziassero i lavori, onde evitare altre tragedie, purtroppo ancora dietro l’angolo, vista l’assenza di disciplina degli autisti e le condizioni in cui questa strada è da anni, ma di cui si sono accorti solo dopo la morte di una giovane ragazza” – ha concluso.
“E’ presto per constatarlo – ha detto infine un altro cittadino – ma sembra proprio che la pista ciclabile (foto in basso) sia stretta per essere bidirezionale e che i ciclisti dovranno transitare a ridosso dei cancelli dei residenti. Inoltre, quei pali posti lì, quasi in mezzo al marciapiede, danno ancora una volta l’impressione di quanto poco importi realmente dei pedoni al Comune, dimenticandosi che ne esistono di vario tipo, tra cui donne con passeggino e disabili in carrozzella. Sempre e solo tante chiacchiere. Aspetterò il risultato finale dei lavori, ma sono già abbastanza convinto del fatto che, come sempre, non saranno all’altezza delle aspettative perché progettati da persone che il territorio non lo vivono e magari ne sanno a livello tecnico, ma a livello pratico, non ne sanno assolutamente nulla, perché nel quotidiano, non ci sono mai. Infatti si vedono solo quando c’è una tragedia, poi scompaiono e i lavori, puntualmente, durano più del necessario” – ha concluso.