È crollata questa mattina una parte del soffitto della hall d’ingresso dell’ospedale ‘Perinei’ di Altamura, nel Barese. Non si segnalano, fortunatamente, persone ferite. L’episodio, è stato segnalato dall’ex consigliere regionale del M5S, Mario Conca.
La struttura, sottolinea, è stata “aperta 8 anni fa”, definendola “l’ospedale più nuovo della Puglia”. “Dopo aver speso mezzo milione di euro per sostituire le finestre dal secondo al sesto piano qualche anno fa, dopo aver immortalato l’acqua piovana che più volte ha invaso il pronto soccorso” scrive Conca “oggi raccogliamo i cocci di una sanità che cade a pezzi”. Immediata la replica dalla Asl che ha voluto sottolineare che in seguito alle straordinarie precipitazioni avvenute ieri 12 agosto, all’interno dell’Ospedale Perinei di Altamura si sono verificati allagamenti, dovuti alle infiltrazioni delle acque di scolo di alcune coperture, provocando il cedimento di una parte della controsoffittatura nella zona Hall – Ingresso e la conseguente caduta di calcinacci.
“Il tempestivo intervento dell’area Tecnica questa mattina, coordinata da direzione medica del presidio ospedaliero e direzione sanitaria – proseguono – ha permesso in poche ore di mettere in sicurezza la zona, ora interdetta al passaggio del personale dipendente e degli utenti esterni. Contestualmente la ditta incaricata per le suddette operazioni ha provveduto alla verifica della restante parte della controsoffittatura antistante la zona CUP – Ticket, accertandosi che la stessa non abbia subito alcun danno o alterazione dello stato originario. Le parti di controsoffittatura danneggiate saranno ripristinate nel corso della prossima settimana ristabilendo lo stato dei luoghi” – concludono.
“Ringrazio tutti coloro che sono intervenuti– ha commentato infine la dottoressa Annalisa Altomare, direttrice medica dell’ospedale Perinei – sia a distanza che in presenza per ripristinare l’agibilità dell’area interessata dall’allagamento. Grazie al direttore sanitario e a tutti i tecnici, i pulitori e gli operai che oggi – ha concluso – hanno lavorato per gli utenti e per il personale in servizio” – conclude.