La Capitaneria di Porto di Bari vieta l’accesso al porticciolo di Palese, ma la zona è gremita di gente. È quanto accaduto in mattinata, in cui, nonostante le transenne volte a segnalare il divieto, i cittadini – tranne qualcuno che è tornato indietro alla vista del cartello – hanno preso d’assalto la zona posizionando ombrelloni e asciugamani.
La decisione, da parte della Capitaneria di porto, è arrivata negli scorsi giorni in quanto “i piani di calpestio versano in cattivo stato di conservazione”. Ma non solo, “gli stessi – si legge sul cartello affisso sulle transenne negli scorsi giorni dalla Polizia Locale – non sono corredati da sistemazioni anti-caduta in mare né sono tanto meno provvisti di idoneo sistema di illuminazione”. Più volte, nel corso delle ultime settimane, i cittadini avevano denunciato situazioni di pericolosità in merito alla zona, soprattutto per via dei ragazzi che utilizzano la punta del braccio del porto come piattaforma per tuffi in acqua, a tutte le ore, dunque anche nei momenti più bui, in cui c’è meno visibilità.
Tante le chiamate alla Polizia Locale e le segnalazioni sui social in merito alla possibilità che, senza interventi concreti e controlli, ci sarebbe potuto essere rischio serio per l’incolumità dei ragazzi. L’interdizione posta in atto dalla capitaneria di porto non riguarda solo i pedoni, anche per le barche per le quali, proprio per via dei fondali dello specchio acqueo portuale “considerevolmente ridotti”, è vietato l’ormeggio. Una disposizione completamente ignorata dai cittadini che, già nella giornata di ieri, ma anche in mattinata, non hanno rinunciato ad un tuffo in acqua, posizionandosi, oltre che sulla spiaggetta, anche sul braccio e sui frangiflutti. La zona, di fatto, è una delle poche accessibili a Palese, soprattutto per le famiglie con bimbi piccoli e persone con scarsa mobilità che, altrimenti, così come denunciato da Borderline24 in un articolo pubblicato lo scorso 19 giugno, non avrebbero facile accesso al mare.
“Dove dovremmo andare al mare se non qui?- ha commentato un anziano che ha prontamente ignorato il cartello – al posto di vietare l’accesso nell’unico punto comodo e libero per i cittadini che non possono spostarsi o non possono andare altrove a Palese, viste le condizioni delle spiagge, pessime, potrebbero metterlo in sicurezza e finalmente fare qualcosa per noi, sempre dimenticati. Se poi vogliono anche aggiungere accessi all’acqua e migliorare il lungomare abbandonato dandogli un po’ di vita e offrendo opportunità a bambini, disabili e cittadini, ben venga. Anzi, magari. Sono anni che aspettiamo” – ha concluso.