“I sindaci sono sempre più penalizzati, sia a livello regionale che nazionale. – dichiara il presidente Anci Puglia Ettore Caroppo – Infatti, i primi cittadini dei Comuni con popolazione superiore ai 20mila abitanti decadono dall’incarico se accettano la candidatura in Parlamento. Nonostante rappresentino la figura istituzionale maggiormente esposta pubblicamente, sempre in prima linea, anche quando si tratta di raccogliere voti, quella del sindaco è l’unica tra tutte le cariche politiche a subire, oltre al limite del numero dei mandati, anche l’incandidabilità al Parlamento.
I sindaci da tempo chiedono di avere pari condizioni democratiche di accesso a tutte le cariche elettive e il superamento di vincoli ormai anacronistici, considerate le funzioni in capo ai Comuni e l’evoluzione della pubblica amministrazione. Come sostiene anche Anci nazionale, – continua Caroppo – si tratta di una disparità di trattamento illogica e forse perfino incostituzionale, che lede la dignità istituzionale e il ruolo del sindaco, in un momento critico caratterizzato da grandi responsabilità verso le comunità.
L’esperienza da primo cittadino e l’impegno nella politica locale, si sono spesso rivelati fondamentale percorso formativo per la classe dirigente locale e nazionale. Pertanto, – conclude Ettore Caroppo – chiediamo alle segreterie regionali dei partiti, almeno di sostenere la candidatura dei sindaci dei Comuni inferiori a ventimila abitanti, inserendole nelle proprie liste elettorali, valorizzando anche in Parlamento le proficue esperienze amministrative svolte al servizio dei territori e delle comunità”.