Continua la stangata dei prezzi dovuta all’inflazione che oggi, assieme alle bollette di luce e gas, continua ad essere la principale emergenza del paese con rincari che anche nel mese di luglio hanno registrato prezzi record.
Un vero e proprio salasso che sta impattando negativamente sulle famiglie italiane, indifese di fronte al continuo aumento dei listini presenti soprattutto nei settori maggiormente richiesti, tra cui alimentari e trasporti. A denunciare la situazione attuale è Codacons che per l’occasione ha elaborato uno studio per capire come l’inflazione registrata in Italia nei primi 7 mesi dell’anno si rifletta sui bilanci delle famiglie.
Oggi il tasso di inflazione acquisita per il 2022 è pari secondo l’Istat al +6,7% – spiega l’associazione – Questo significa che, a parità di consumi, gli italiani subiscono nel corso dell’anno un aggravio di spesa pari a complessi +53,5 miliardi di euro per l’acquisto di beni e servizi rispetto al 2021, a causa proprio dell’aumento di prezzi e tariffe. Solo per la spesa alimentare, la cui inflazione acquisita è pari al +7,5% nel 2022, le famiglie spendono in totale quasi 10,9 miliardi di euro in più.
Si apre poi il capitolo spinoso delle vacanze estive, un altro tasto dolente che vede il settore del turismo colpito nell’ultimo mese da pesanti rincari e il comparto “trasporti” che registra a luglio tariffe in aumento del +13,9% su base annua. “Chi parte per andare in vacanza dovrà mettere mano quest’anno al portafogli – denuncia il Codacons – Solo per la voce trasporti una famiglia si ritrova oggi a subire un salasso pari in media a +481 euro annui rispetto al 2021. A luglio le tariffe dei biglietti aerei internazionali sono infatti salite del +160,2% su base annua, i traghetti del 9,1%, la benzina è aumentata del 22,3% e il gasolio del 30,9%. I pacchetti vacanza salgono del 5,7% mentre per dormire in un albergo si spende in media il 15,8% in più. Accelerano gli aumenti per bar e ristoranti, che a luglio hanno ritoccato i listini in media del +5%”. “Le vacanze estive del 2022 saranno ricordate come le più salate degli ultimi anni, con i prezzi e le tariffe del comparto schizzati alle stelle che rischiano di trasformare la villeggiatura in un lusso per ricchi e di impoverire ulteriormente una consistente fetta di popolazione” – conclude.
Qui di seguito la classifica elaborata dal Codacons con i rincari record del mese di luglio.
ALIMENTARI: Olio di Semi 66%; Burro 31,9%; Farina 21,5%; Pasta 21,1%; Riso 18,8%; Gelati 18,2%; Latte conservato 15,9%; Pollo 15,7%; Uova 13,8%; Patatine Fritte 13,5%; Pane 12,5%; Verdura fresca 12,1%; Frutti di mare 11,5%; Zucchero 11,3%; Acque miner: ali 10,7%; Succhi di frutta 10,5%; Pesce fresco 10,4; Latte fresco parzialmente scremato 9,8%; Salse e condimenti 9,8%; Olio di oliva 9,4%; Frutta fresca 8,7%; Caffè 6%
CASA: Energia elettrica 85,3%; Gasolio per riscaldamento 52,5%; Gas 42,7%; Apparecchi elettrici per la casa 13,8%; Condizionatori d’aria 9,9%; Frigoriferi, freezer 9,8%; Macchine da caffè 9,5%; Mobili per la casa 7,6%; Fiori 7,4%.
TRASPORTI: Altri carburanti (gpl, metano) 38,6%; Gasolio 30,9%; Benzina 22,3%; Affitto garage, posti auto e noleggio mezzi di trasporto 19,5%; Lezioni di guida, esami, patenti 16,2%; Biciclette 6,4%.
VIAGGI E TURISMO: Voli internazionali 160,2%; Voli nazionali 26,9%; Alberghi e motel 15,8%; Traghetti 9,1%; Pacchetti vacanza 5,7%.
RISTORAZIONE: Food delivery 5,2%; Bar e Ristoranti 5%