In un momento di stallo nella lotta contro l’Aids, l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) lancia nuove linee guida su farmaci pre esposizione, sottolineando come la nuova profilassi a lunga durata di azione, somministrabile una volta ogni due mesi invece che quotidianamente, sia da considerare una “opzione di prevenzione sicura e altamente efficace per le persone a sostanziale rischio di infezione da Hiv”.
Pubblicate in occasione della 24/ma Conferenza internazionale sull’Aids in corso a Montréal, in Canada, le linee guida, spiega l’Oms, arrivano “in un momento critico, poiché gli sforzi di prevenzione si sono bloccati con 1,5 milioni di nuove infezioni da Hiv nel 2021, lo stesso del 2020″ e”4000 nuove infezioni ogni giorno nel 2021”. La profilassi pre-esposizione (PrEP) è un trattamento farmacologico che viene fatto prima di una possibile esposizione all’Hiv, ed è consigliato a persone che hanno un rischio particolarmente alto di contrarre il virus (come tossicodipendenti, lavoratori del sesso, omosessuali, transgender e detenuti).
Obiettivo dell’Oms è favorire l’introduzione di cabotegravir a lunga durata d’azione (CAB-LA) come parte di un approccio globale alla prevenzione.nSi tratta di una forma iniettabile intramuscolare di PrEP, con le prime 2 iniezioni somministrate a distanza di 4 settimane, seguite da una ogni 8 settimane. CAB-LA “ha dimostrato di essere sicuro e altamente efficace in 2 studi randomizzati controllati, che mostrano come abbia comportato una riduzione del 79% del rischio di Hiv rispetto alla PrEP orale”. Per quest’ultima, infatti, “l’aderenza alla terapia quotidiana di farmaci era spesso una sfida”.