Aveva prenotato un hotel con piscina su Booking ma una volta arrivato a destinazione l’albergo era diverso dalle foto viste sulla piattaforma online. Così un turista milanese ha fatto ricorso e ha avuto ragione: la sua vacanza in Puglia gli è stata rimborsata.
La storia è riportata dal Corriere della Sera e riguarda una vacanza del 2018. Il turista ha trovato al posto di una piscina una vasca poco profonda e nella palestra un solo attrezzo e un tapis roulant sotto il sole. Così l’uomo, 44 anni, che aveva sborsato in anticipo 2.250 euro per alcuni giorni di relax e benessere a Vieste, nel Foggiano, ha annunciato al titolare dell’hotel la sua intenzione di andarsene e l’albergatore gli ha risposto che avrebbe perso i suoi soldi. Il rimborso sarebbe arrivato infatti solo in caso di nuova prenotazione della sua camera, nel frattempo rimessa su Booking.
Il turista ha rifiutato l’offerta della piattaforma di prenotazioni, (100 euro) e ha deciso di appellarsi alla magistratura per riavere il suo denaro e dopo un contenzioso di tre anni, il giudice di pace di Milano Alexia Dulcetta ha accolto il ricorso e ordinato alla struttura di rimborsare i sette giorni già pagati e non goduti, oltre alle spese processuali.