Su iniziativa dell’assessora alle Politiche educative e giovanili Paola Romano, la giunta ha approvato nei giorni scorsi due delibere relative ad altrettanti interventi finalizzati a ridurre le rette per l’accesso gli asili nido privati convenzionati e alle scuole dell’infanzia paritarie.
Per quanto riguarda il primo provvedimento, la giunta ha stabilito di utilizzare 1.303.511,58 euro, assegnati dalla Regione Puglia secondo una distribuzione per ambiti territoriali (Por Puglia 2014-20 – Asse VIII), in buoni servizio a disposizione delle famiglie per l’iscrizione dei loro figli – da 0 a 3 anni – ai servizi educativi convenzionati (asili nido di cui all’art. 53 del R.r. 4/2007, sezioni primavera, centri ludici per la prima infanzia e servizi educativi di cui all’art. 101 R. r. 4/2007). Si tratta di una misura specifica per il settore dell’educazione che mira a sostenere le famiglie con un reddito inferiore ai 40mila euro di ISEE garantendo un contributo inversamente proporzionale alla situazione economica familiare. Sarà possibile inviare la domanda sino al prossimo 6 settembre direttamente sul sito sistema.puglia.it.
La seconda delibera riguarda, invece, l’approvazione dello schema di convenzione per l’erogazione dei contributi inerenti l’anno scolastico 2022/23 da stipulare tra l’amministrazione comunale e le scuole dell’infanzia paritarie, per un importo complessivo pari a 500.000 euro. Nei prossimi giorni la ripartizione P.E.G.L. pubblicherà un avviso diretto a individuare 347 alunni aventi diritto a un buono scuola da 600 euro, che sarà erogato dal Comune direttamente alle scuole convenzionate scelte dai nuclei familiari. Avranno diritto al buono scuola gli alunni con un reddito familiare ISEE compreso tra 0 e 25mila euro.
“Con queste due importanti delibere – commenta Paola Romano – consentiremo alle famiglie residenti a Bari di abbattere le tariffe degli asili nido e delle scuole d’infanzia paritarie. Gli asili privati e le scuole paritarie rappresentano una parte importante del sistema educativo 0-6 anni della città, sia in termini di offerta didattica che di sistema di conciliazione. Al tempo stesso i due accordi sono importanti perché fissano degli standard base di qualità che le strutture educative si impegnano a garantire”.