Non ho trovato nessun mezzo di trasporto pubblico che dall’aeroporto mi portasse in centro a Palese”. A raccontarlo a Borderline24 è una turista proveniente dall’Inghilterra che, domenica scorsa, arrivata all’aeroporto di Bari – situato a Palese – ha dovuto camminare con zaino in spalla e valigia alla mano per circa un’ora sotto il sole cocente di luglio pur di arrivare nel luogo in cui avrebbe dovuto pernottare, situato sul mare, a 5 minuti in auto dall’aeroporto.
Non si tratta di un caso isolato. Basta soffermarsi per qualche ora in via Gabriele d’Annunzio, strada che collega l’aeroporto a Palese centro, divisa solo da un passaggio a livello, per rendersi conto di quanti turisti, dalla mattina, alla sera, popolano quella strada carichi di valige, alcuni anche con figli stretti mano nella mano, pur di arrivare nel centro del paese o a Santo Spirito, probabilmente per assenza di corrette informazioni in merito, perché in realtà, proprio negli scorsi anni, l’Amtab, per collegare altre zone, aveva integrato le fermate aggiungendo alla corsa del 33 anche l’aeroporto.
“Una piccola odissea – racconta la turista mentre si asciuga dalla fronte il sudore – la mappa di Google mi segnalava che con l’auto ci sarebbero voluti al massimo 5 o 7 minuti, invece ho dovuto camminare per 50 minuti, ad una temperatura alla quale non sono abituata, pur di arrivare a destinazione. All’aeroporto c’erano informazioni per mezzi di trasporto pubblici per arrivare a Bari centro, da lì, mi hanno spiegato, avrei potuto prendere un pullman che mi avrebbe portato al centro di Palese, poi un ragazzo del luogo mi ha detto che non valeva la pena andare a Bari per tornare a Palese, così ho seguito il suo consiglio, scegliendo di camminare. Non ero l’unica, come me anche altri turisti. Mi sembra strano però che non ci sia un mezzo che da Palese…porti a Palese. Vero, avremmo potuto prendere un taxi, ma non mi è mai capitata una cosa del genere, non mi aspettavo sarebbe andata così” – ha concluso. La conferma arriva anche da una cittadina di Palese che lo scorso mese, per arrivare in aeroporto, poiché sprovvista di auto e di qualcuno che potesse accompagnarla, trattandosi di un orario lavorativo, ha dovuto prendere un treno. “Da Palese sono arrivata a Bari – ha raccontato – da lì ho poi preso il treno che porta direttamente all’aeroporto. Ho preferito non andare a piedi perché la strada da percorrere è troppo pericolosa. Sia di giorno, sia di sera, le auto sfrecciano senza preoccuparsi di nulla. Inoltre un tratto è completamente sprovvisto di luci o marciapiedi in alcuni punti. Mi sembra un grande paradosso: abbiamo l’aeroporto a Palese, ma le zone più vicine, come Palese stessa o Santo Spirito, dove confluiscono tantissimi turisti, non sono servite” – ha aggiunto rispondendo poi alla nostra domanda in merito alla possibilità di chiamare un taxi.
“Perché avrei dovuto – ha detto – probabilmente non avrei pagato molto, oppure si, perché il taxi per accompagnarmi in aeroporto sarebbe arrivato da Bari, ma in una città che si dice metropolitana non dovrebbero mancare navette a prezzi moderati o convenzionate che colleghino le periferie all’aeroporto. Qui parliamo di Palese, luogo in cui è situato l’aeroporto. Mi fa rabbia pensare che persone meno fortunate di me, magari con problemi motori, abbiano lo stesso problema. L’aeroporto è a Palese, ma al posto di contribuire a migliorare questo posto non fanno altro che renderlo sempre più distante. Della presenza dell’aeroporto qui viviamo solo tutti i disagi, dai rumori alla mancanza di servizi. A nessuno importa nulla. A Pisa, dove vado spesso, c’è una navetta che ti porta direttamente in centro. Ok, il Municipio 5 non è Pisa, ma è piena di turisti che scelgono di pernottare in zona per poi spostarsi a Sud e a Nord”.
Scendendo più nel dettaglio, l’aeroporto di Palese è collegato tramite metropolitana a Bari (centrale, ma anche zona via Crispi e Brigata Bari) e al San Paolo, sia tramite treno, sia tramite bus. In merito ai bus, quelli della linea urbana che fermano all’aeroporto sono il 16 che effettua una tratta che prevede alcune zone del San Paolo e di Bari e il 33, ormai da qualche anno, con una corsa ogni 40 minuti che porta a Santo Spirito, ma anche San Pio, Catino e Palese. Senza il 33, resterebbero scoperte moltissime zone, tra queste Palese centro, Santo Spirito, San Pio, Torricella, Catino. Anche San Girolamo, pur trovandosi più vicino rispetto ad altri all’aeroporto, resta maggiormente “distante” costringendo cittadini e turisti a prendere più di un mezzo di trasporto pubblico o, in
alternativa, ad optare per il taxi, soluzione poco gradita rispetto a pullman e treni. La fermata del 33 pertanto è presente, solo poco visibile rispetto alle altre, tanto da confondere perfino i residenti, alcuni dei quali inconsapevoli della sua presenza.
“Non ho preso il taxi perché sono abituata diversamente – ha spiegato infine la turista – viaggio molto, ovunque io vada non mancano mai mezzi di trasporto pubblici che collegano perfettamente tutti i luoghi. Tutti gli altri mezzi privati sono optional. Sono rimasta spiacevolmente sorpresa dall’assenza di un mezzo pubblico che collegasse due punti così vicini. E’ vero che capita ovunque di dover prendere più di un mezzo per arrivare in hotel o in ostello, ma personalmente, quando ho scelto di pernottare a Palese e non a Bari centro è stato sia per una questione economica, sia perché cercavo tranquillità che in città non c’è. Non avrei mai immaginato di iniziare la mia vacanza in un bagno di sudore per l’assenza di un servizio che davo per scontato” – ha concluso.