La sezione Lavoro del Tribunale di Bari ha reintegrato un assistente coordinatore 54enne in servizio nel deposito ferroviario di ‘Bari-Scalo’ licenziato nel 2021 dalle Fal srl.
Lo comunica il sindacato Orsa Tpl, evidenziando che il lavoratore era stato licenziato dopo aver protestato “per una contestazione disciplinare”.
“Il giudice – ricostruisce l’Orsa – esaminati gli atti e sentite le parti, con i rispettivi procuratori costituiti, nell’udienza dello scorso 13 luglio ha statuito che un semplice alterco verbale, peraltro non accompagnato da contatto fisico e seguito da scuse formali del lavoratore, non poteva e non può essere motivo di licenziamento, che pertanto è stato annullato, con ogni corredo risarcitorio a favore del lavoratore”. Inoltre, prosegue l’Orsa, “le Fal srl, secondo l’ordinanza del giudice, non potevano comminare al lavoratore il licenziamento, sproporzionato nella sostanza, senza che il caso fosse esaminato e deliberato dal Consiglio di Disciplina”. “Nell’esprimere compiacimento e soddisfazione per la reintegrazione del nostro iscritto”, sottolinea il segretario nazionale Orsa Tpl, Gennaro Conte, “ci auguriamo che le Fal srl individuino chi abbia indotto il suo Consiglio di amministrazione ad emettere il licenziamento dichiarato illegittimo, al fine di scindere le corrispondenti responsabilità pecuniarie di fronte ad una eventuale indagine contabile della Corte dei Conti. Spero che quest’esito stimoli le Fal srl all’attivazione, già avvenuta presso altri enti gemelli, come la Ferrotramviaria, del Consiglio di Disciplina, quale istituto previsto dalla legge a titolo di maggiore garanzia dei lavoratori ferroviari nei procedimenti disciplinari”.