“Posso pagare con carta?”. A Bari questa sembra essere ancora una domanda scomoda, ma solo per alcuni commercianti. Alcuni accettano infatti il pagamento con carta di credito o bancomat di buon grado, altri invece ancora storcono il naso. Ma quel che è ancora più preoccupante è che alcuni esercenti di Bari, nonostante la legge lo imponga, non accettano il pagamento, se non i contanti.
Un tabaccaio del centro della città infatti ha rifiutato una transazione di 5 euro per l’acquisto di sigarette. “Non accettiamo pagamenti con carta” – ha detto. Diverso invece l’atteggiamento di un barista che, in conformità con la normativa attuale, ci ha permesso di fare una colazione del valore di 4 euro pagandola con pos. Ma non è finita. C’è chi ha risolto il problema con un “mi dispiace ma il pos non funziona”. Insomma a non tutti i commercianti di Bari sembra essere chiara la normativa in vigore ormai dal 30 giugno.
Si ricorda infatti che da questa data in Italia per chiunque eserciti una attività commerciale e professionale è obbligatorio avere il pos. Il cliente ha dunque diritto a pagare anche un solo caffè con bancomat. La legge, infatti, non prevede alcuna soglia o importo minimo. Quest’ultimo è stato più volte modificato dal Governo: prima 30 euro, poi 5 euro. Oggi, non c’è più alcun limite o soglia minima: il negoziante è obbligato ad accettare il pagamento con pos di qualsiasi importo.
Certo, per l’esercente potrebbero esserci maggiori costi dovuti al riconoscimento delle commissioni a favore delle banche. Infatti l’entrata in vigore della normativa ha generato dei malcontenti diametralmente opposti: c’è chi pensa che le sanzioni ai danni degli esercenti siano troppo basse e chi, al contrario, ritiene che si tratti dell’ennesima batosta per la categoria.
Per chi si dovesse rifiutare di accettare un pagamento con carta o bancomat, infatti, è prevista una multa da 30 euro, più il 4% del valore della transizione. La multa è inflitta solo dopo la segnalazione del cliente. (foto freepik repertorio)