Quando parliamo di calcio, la città di Bari spicca senza dubbio come una di quelle nelle quali la passione per la squadra locale è tra le più forti in assoluto. Il capoluogo pugliese, infatti, è sede di una delle società più importanti del Meridione italiano, ossia quel Bari la cui casa è il prestigioso stadio San Nicola, costruito appositamente da Renzo Piano per i Mondiali di Italia ’90 e sede anche di una storica finale di Coppa dei Campioni. La squadra barese, che adesso gioca in Serie B dopo una recente promozione, ha vissuto un’epoca importante a cavallo tra il vecchio e il nuovo millennio, un periodo nel quale ha disputato una serie di stagioni nella massima categoria del calcio italiano, ossia la Serie A, e ha visto esplodere vari talenti assoluti. Andiamo a vedere i più importanti.
Perrotta e Zambrotta, campioni del mondo nel 2006
Se andiamo a guardare con attenzione quali sono stati i trionfi italiani più importanti a colori, il più rilevante ed emozionante in assoluto è senza dubbio la vittoria del Mondiale 2006 in Germania. Quella nazionale, guidata da un esperto Marcello Lippi, sorprese tutti grazie a una coesione totale del gruppo e si rese protagonista di un inaspettato exploit anche grazie a giocatori secondari che realizzarono delle ottime performance. Tra questi, spiccarono due ex giocatori del Bari, Simone Perrotta e Gianluca Zambrotta. Entrambi disputarono due stagioni con la squadra biancorossa, lasciando un ottimo ricordo tra i tifosi baresi. All’epoca della vittoria dell’Italia a Berlino entrambi avevano già effettuato un passaggio importante. Perrotta, infatti, giocava nella Roma di Luciano Spalletti, mentre Zambrotta era un pretoriano di Fabio Capello nella Juventus, una delle squadre con più possibilità di vincere il titolo di Campione d’Italia 2022-23, seguita da Inter e Milan, da quanto ci indicano le scommesse sportive più aggiornate del momento. Nel caso di entrambi si trattò di un’assoluta consacrazione di un percorso nel quale il passaggio al Bari è stato fondamentale per poter crescere e arrivare fino al tetto del mondo. I due, infatti, erano titolari indiscutibili nell’undici di Lippi che a Berlino battè la Francia.
Cassano, un talento assoluto al servizio degli Azzurri
Se, però, si deve parlare di talento puro, il primo nome che si fa in quel di Bari è quello di Antonio Cassano. Nato proprio in città nel 1982 e formatosi nei vicoli di Bari vecchia, Fantantonio, come l’avrebbero chiamato i suoi amici, si fece notare fin da subito per la sua facilità innata nel saltare l’avversario e per come toccava la palla, sempre perfettamente attaccata al piede. Il suo primo goal con la maglia del Bari fu una storica giocata contro l’Inter, partita che diede i tre punti alla squadra allora allenata da Eugenio Fascetti. Da quel momento, Cassano prese lo slancio giusto per una carriera al top, una carriera nella quale solamente le bizze del suo carattere non gli permisero di esplodere del tutto. Vice campione d’Europa con l’Italia nel 2012, il talento di Bari vecchia è stato il più grande prodotto del vivaio dei biancorossi.