“Un’ordinanza cautelare di 18 pagine, recante una condanna alle spese a carico di chi aveva vinto in primo grado, non abbisogna di alcun commento. Rispetteremo il provvedimento, come è giusto che sia. Sono cambiate le regole del gioco, in corsa, ma continueremo la nostra partita di giustizia e legalità”. Lo dichiarano in una nota gli avvocati Giacomo Sgobba e Fabrizio Lofoco, difensori del comitato ambientalista ‘Le Vedette della Lama’, di alcuni cittadini proprietari di terreni e case non lontani dal nuovo tracciato dei binari Rfi e del Comune di Noicattaro, commentando l’ordinanza del Consiglio di Stato che ha dato ragione a Rfi e Regione, dando il via libera alla ripresa dei lavori del nodo ferroviario, in parte finanziato con fondi Pnrr. Ne dà notizia l’Ansa.
“Il Tar Bari aveva dato una soluzione, saggia e dirimente” dicono i legali, riferendosi alla possibilità di individuare un percorso alternativo per il passaggio del tracciato ferroviario. “Il Tar Bari – aggiungono – aveva capito che non siamo contro i finanziamenti, ma contro un’autorizzazione paesaggistica che meritava tutt’altra attenzione e approfondimento. E comunque il Parco delle Lame si farà, come è giusto che sia. Tuteleremo le proprietà dei ricorrenti e i diritti del Comitato di Scopo. Attendiamo fiduciosi la sentenza di merito del Tar Bari, dopo il 28 settembre”.