I residenti dell’Umbertino dicono basta dopo da anni esasperati dagli episodi legati alla ‘mala movida’. Risse, furti, schiamazzi, musica e tanto alcool, soprattutto nelle ore notturne, sono all’ordine del giorno. La movida notturna crea una difficile convivenza tra il popolo della notte e i residenti. Le denunce hanno quindi un comune denominatore: la notte non si dorme tra schiamazzi notturni e folla che si accalca in prossimità dei condomini. Non solo: scooter che sfrecciano a tutte le ore e bottiglie di vetro versate nei bidoni che generano un rumore fastidioso. Insomma, si dorme poco e cresce l’intolleranza.
Tanto che Mauro Gargano, componente del comitato salvaguardia zona Umbertina, si dice non solo esasperato dagli episodi che costringono molte volte i residenti a rimanere reclusi nei loro stabili ma soprattutto dall’inerzia “colpevole dell’ amministrazione comunale”. Pertanto, come spiega lo stesso Gargano “dopo anni e anni di richieste inevase, i residenti della zona sono stati costretti a rivolgersi alla magistratura per la tutela dei loro diritti violati.
L’atto è stato predisposto dall’avvocato Luigi Giarratana – precisa Gargano. Una denuncia depositata in Procura, Prefettura, Regione e Comune. Il ricorso alla Magistratura da parte dei cittadini – spiega ancora – è una “sconfitta” della politica cittadina”. Soltanto qualche giorno fa, il sindaco di Lecce ha disposto fino al 30 settembre, la chiusura anticipata alle 2 e lo stop a musica e suoni a mezzanotte, nei pubblici esercizi del centro storico e del centro moderno della città. Con un chiaro obiettivo: collaborare con gli esercenti sensibilizzandoli al rispetto delle regole per raggiungere l’obiettivo di una città dove tutti possano avere il diritto di lavorare, divertirsi e riposare senza arrecare disturbo agli altri. Ma soprattutto l’obiettivo “è quello di promuovere una migliore convivenza fra attività commerciali e residenti, nel segno di una maggiore vivibilità per tutti”. Poi è stata la volta di Mola dove, dopo le diverse segnalazioni dei cittadini, il sindaco ha fissato alle 24 l’orario per l’interruzione di ogni attività di intrattenimento musicale.
“Salta agli occhi la diversa sensibilità delle amministrazioni – precisa Gargano – rispetto ai propri doveri istituzionali. Infatti nella vicina città di Mola di Bari, il sindaco Giuseppe Colonna, conscio dei problemi causati dalla mala movida e del compito della amministrazione comunale, cioè di tutelare e conciliare le esigenze di tutti, a seguito delle lamentele dei residenti, ha emesso una ordinanza, semplice e di buon senso, per evitare gli eccessi e garantire il rispetto della quiete pubblica e privata”.
(Foto archivio)