Un testimone oculare avrebbe assistito all’omicidio del 17enne ucciso con una coltellata lunedì scorso a San Severo, nel Foggiano, da un 15enne. È stato proprio lo stesso indagato, che nella mattinata di ieri si è costituito in questura, a farne il nome nel corso dell’interrogatorio tenutosi martedì pomeriggio davanti al Pm del tribunale per minorenni di Bari.
A confermare la presenza del testimone anche la visione dei filmati delle telecamere di sicurezza della zona. Quando il 15enne è stato ascoltato dagli inquirenti, ha subito specificato di aver agito per difendersi. Nei suoi confronti è stato emesso un provvedimento di fermo con l’accusa di omicidio volontario. Secondo quanto emerso, lunedì sera, la vittima, ha contattato telefonicamente il 15enne per fissare un appuntamento e chiarire al meglio quanto si era venuto a creare in seguito ad uno scambio di messaggi tra l’indagato e la fidanzatina della vittima, avvenuto qualche mese fa sui social.
All’appuntamento il 17enne si è recato da solo, mentre il 15enne, si è presentato in via Lucera in sella ad uno scooter, accompagnato da un suo coetaneo risultato totalmente estraneo alla vicenda. I due avrebbero litigato e nel corso del litigio il 17enne avrebbe colpito al volto il 15enne che, secondo quanto emerso, ha estratto il coltello – acquistato sui internet – che avrebbe utilizzato solo per allontanarlo senza intenzione di uccidere. L’indagato, che nel momento delle foto segnalamento riportava anche ferite al labbro e all’occhio che, sostiene siano la conseguenza di due pugni sferrati dalla vittima, avrebbe agito per legittima difesa, concetto che non sussiste giuridicamente in quanto il giovane, presentandosi all’appuntamento armato di coltello, ha lasciato intendere “l’accettazione di una sfida”.
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